MuDia, riapre uno dei Musei di arte e Cristianità più importanti di Agrigento
Il MuDia, uno dei siti più importanti dell’agrigentino, riapre i battenti domani a Sambuca, venerdì 5 gennaio. In più altre imperdibili riaperture
MuDia, uno dei Musei più importanti della Diocesi di Agrigento, riaprirà i battenti in occasione della vigilia dell’Epifania, cioè domani 5 gennaio 2018, nella Chiesa del Purgatorio, a Sambuca.
I reperti preziosi, che saranno destinati al Museo d’Arte Sacra, fanno parte dei tesori di questa chiesa, la quale è rimasta chiusa al seguito di un terremoto che, nel 1968, squassò la Valle del Belice e che ora ritorna al suo antico splendore.
Difatti questa riapertura è stata organizzata in occasione del 50esimo anniversario del sisma ed ha lo scopo di far conoscere o riscoprire le meraviglie del “Borgo dei Borghi”. La ricca programmazione culturale, inoltre, comprende la riapertura della chiesa principale, fondata nel 1420 e chiusa in seguito al terremoto.
Cosa vedere
La struttura è organizzata in quattro sale a tema, che ospitano le opere di scultura lignea di Fra Felice da Sambuca, la Sala Planeta, intitolata appunto a Monsignor Diego Planeta, arcivescovo di Brindisi ed ultimo giudice dell’ Apostolica Legazia, con le sue reliquie e, nella terza e nella quarta, è possibile ammirare oggettistica in argento e paramenti sacri, realizzati dal Monastero Benedettino e dal Collegio di Maria.
La Chiesa di San Giorgio
Quest’ultima contiene anche i reperti recuperati alla Chiesa di San Giorgio, primo patrono di Sambuca, dopo che la sua chiesa è stata demolita nel 1959. Vi sono ospitati un Suo mezzobusto in argento, due statue di legno del tardo Cinquecento e due quadri: “I Quattro Martiri Coronati” di Pietro Novelli, ed uno di epoca medioevale della Madonna del Latte.
Il periodo di tempo in cui sarà possibile ammirare il MuDia sarà dal martedì alla domenica.
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