Muore il chimico Stewart Adams, padre dell’ibuprofene
Si è spento a 95 anni Stewart Adams, il chimico che insieme ai suoi collaboratori ha scoperto l’ibuprofene, principio attivo usato da milioni di persone
È morto nella giornata di ieri uno scienziato che ha cambiato la vita di milioni di persone. Si tratta di Stewart Adams, un chimico che, insieme al suo team, ha scoperto l’ibuprofene, un farmaco antinfiammatorio con una potente azione antidolorifica.
Negli anni ’50, Adams iniziò a lavorare alla sintesi di una molecola in grado di curare l’artrite reumatoide, ma che non avesse eccessivi effetti collaterali. Nel 1961, insieme ad i suoi collaboratori, con i quali aveva iniziato gli studi in una casa a Nottingham a causa dei bombardamenti, scoprirono una molecola successivamente denominata ibuprofene. Fu stesso lui a raccontare di aver avuto l’intuizione su questo farmaco per smaltire velocemente una sbornia, in vista di un congresso. Gli ci vollero diversi anni per terminare gli studi e per vedere la sua molecola messa in commercio.
Stewart Adams si è spento alla veneranda età di 95 nella sua casa a Nottingham, città dove ha trascorso gran parte della sua vita.
L’ibuprofene
L’ibuprofene fa parte di quella classe di farmaci denominata FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). L’azione di questa molecola si esplica sulle infiammazioni del nostro organismo. Quando, ad esempio, subiamo un trauma come una caduta oppure quando c’è un dente fa male, viene innescata una serie di reazioni chimiche “a cascata” che portano all’infiammazione e quindi a gonfiore e dolore. È proprio in questo contesto che l’ibuprofene si inserisce, poiché interrompe la cascata infiammatoria. Per maggiori informazioni, consultare questo articolo di approfondimento.
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