Muslim Ban, Donald Trump annuncia battaglia
Secondo la legge americana nessuno, neanche Il Presidente è al di sopra di essa. Ma Donald Trump difende il suo Muslim Ban e annuncia battaglia
La decisione del giudice
Mentre il neo Presidente si accingeva a raggiungere la famiglia in Florida, da Washinghton e dal Minnesota arrivavano le prime richieste per il blocco del Muslim Ban, che al governo erano sembrati solo i banali capricci di chi non si è ancora adeguaato al nuovo corso, e così le richieste erano stete rispedite al mittente. Ma, in quella che sembra ormai una partita di ping pong, ci ha pensato il giudice di Seattle James Robart a sferrare un colpo davvero duro per l’amministrazione Trump. Egli, non solo ha respinto il parere negativo della Casa Bianca, ma ha anche accolto le ragioni dei due stati per il blocco del provvedimento e ha emesso una ingiunzione restrittiva verso il Muslim Ban, che ha effetto a livello nazionale.
Le ragioni
I due stati richiedenti, Minnesota e Washinghto, avevano addotto precise ragioni per l’annullamento del decreto, ovvero le pesanti discriminazioni e il danno arrecato ai singoli cittadini invocando, quindi, l’incostituzionalità del Muslim Band. Da qui la richiesta di un’ingiunzione restrittiva temporanea al fine di valutare la loro denuncia. Una vittoria a breve termine comunque, perchè non è ben chiaro quanto stia accadendo alle frontiere e negli aereoporti, e se si considera la velocità con cui Trump ha annunciato il ricorso contro questa decisione, possiamo essere certi che per il Paese che ha fatto della democrazia il suo baluardo sia iniziato sia iniziato davvero il periodo più buio.
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