19 Giugno 2017 - 18:34

Napoli, scoperto un meccanismo per arrestare la proliferazione tumorale

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I ricercatori dell’Istituto Tigem di Napoli hanno scoperto un meccanismo biologico regolato dai lisosomi che, se inibito, favorirebbe il rallentamento dello sviluppo di masse tumorali. “Ora bisogna trovare la via migliore per applicare questo sistema”, è stato il commento del dottor Andrea Ballabio, team leader del gruppo di ricerca

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E’ di matrice totalmente partenopea quella che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione per il mondo oncologico. Un gruppo di ricercatori dell’istituto Tigem di Napoli, infatti, guidati da Andrea Ballabio, direttore dell’Istituto nonchè professore di genetica medica all’Università Federico II di Napoli, hanno scoperto un meccanismo biologico che, se inibito, potrebbe causare il blocco della proliferazione tumorale.

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Dott. Andrea Ballabio
(Foto: Il corriere del Mezzogiorno)

Lo studio, pubblicato anche sulla nota rivista di settore “Science”, si è focalizzato sull’analisi dei lisosomi, una classe di organuli ampiamente presenti nelle nostre cellule, e che si occupano di regolare diversi processi relativi alla normale omeostasi tissutale.

“La funzione principale dei lisosomi” – ha spiegato Andrea Ballabio- “è quella di ripulire le cellule. Noi abbiamo scoperto che, però, questo meccanismo serve alle cellule stesse anche per produrre energia, per proliferare e per crescere. Ovviamente si tratta di un fenomeno fisiologico, naturalmente presente in tutti noi, e che purtroppo, però, è sfruttato anche dalle cellule tumorali per proliferare e diffondersi. Con questo studio”– prosegue Ballabio-“abbiamo dimostrato che inibendo questo meccanismo siamo in grado di bloccare la crescita tumorale , soprattutto in casi di Melanoma, tumore del pancreas e anche del rene. Il prossimo step ora sarà quello di cercare di trovare il modo migliore per condurre una inibizione completa di questo meccanismo, e soprattutto farlo senza causare conseguenze negative alle cellule sane, ma in maniera molto specifica e selettiva”.

Del team di ricerca coordinato dal professor Ballabio, fa parte anche Chiara Di Malta la quale ha sottolineato che, seppur ci sia ancora molto da lavorare, quello appena compiuto è un “passo importante, perché ovviamente abbiamo scoperto un meccanismo nuovo che prima non si conosceva. Ora però dobbiamo concentrarci su come utilizzare le conoscenze che abbiamo ricavato per ottenerne ancora di più, e per individuare delle alternative terapeutiche valide per questi tipi di tumore, dato che le possibilità future dipenderanno soprattutto dagli approfondimenti che faremo.”
Entusiasta della scoperta anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che, sulla scia di quanto fatto dall’Airc e dalla Fondazione Telethon, durante una conferenza stampa di presentazione del lavoro svolto, ha affermato che la Regione “sosterrà senza condizioni questa ricerca, di un valore tale da meritare veramente tutto il sostegno finanziario necessario. Ci siamo ritrovati sulla stessa scelta fatta un anno fa, quando ho deciso di investire 100 milioni di euro sulla ricerca contro il cancro”
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