National Gallery: una colletta per salvare il Mosè di Gentileschi
La National Gallery di Londra lancia una colletta per salvare il Ritrovamento di Mosè di Orazio Gentileschi. Per acquistare l’opera mancano 2 milioni di sterline
E’ con un hashtag che la National Gallery di Londra lancia il suo appello: #SaveOrazio. L’obiettivo prioritario è infatti quello di acquisire un’opera del pittore pisano Orazio Gentileschi che costituisce uno dei più importanti prestiti a lungo termine dell’istituzione di Trafalgar Square.
La tela in questione è il Ritrovamento di Mosè, capolavoro monumentale realizzato all’inizio del 1630, l’unica dell’artista di ambito caravaggesco a essere ospitato nelle sale della National Gallery.
A tal fine il direttore del Museo, l’italiano Gabriele Finaldi, ha lanciato una raccolta pubblica di fondi che può essere effettuata online sul sito www.nationalgallery.org.uk/saveorazio o per telefono al numero 020 7747 5982.
Il Ritrovamento di Mosè è stato valutato 22 milioni di sterline di cui l’istituzione deve pagarne circa 19 milioni. Nelle casse però, tra fondi propri, contributi pubblici e soprattutto di grandi sostenitori privati, sono disponibili circa 17,4 milioni e la speranza è quella di recuperare, i 2 milioni mancanti, dal contributo di singoli privati.
L’opera nel caso in cui non si riuscisse a raggiungere la cifra stabilita, potrebbe finire fuori dal Regno Unito. Il legame della National Gallery con il Ritrovamenti di Mosè è molto forte: il capolavoro infatti è stato più volte oggetto di conferenze, mostre, pubblicazioni e attività educative di successo.
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