Navi Usa in Corea, la minaccia di Pyongyang
Pyongyang minaccia contromisure per rispondere alla decisione degli Stati Uniti di dislocare navi Usa nell’area della penisola coreana
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Una nota diffusa dalla Korean Central News Agency, l’agenzia di stampa nazionale del regime, un portavoce del ministero degli Esteri nordocoreano ha affermato “catastrofiche conseguenze” derivata dalla mossa definita “oltraggiosa” dal governo di Kim Jung-un di dislocare le navi militari nell’area della penisola coreana.
Infatti, l’arrivo annunciato della portaerei Carl Vinson e della squadra di navi da guerra a suo supporto alza, secondo Pyongyang, il livello di tensione nell’area e prefigura uno scenario di guerra. Un clima già arroventato dopo le dichiarazioni della Corea del Nord secondo le quali l’attacco missilistico ordinato da Trump contro la Siria è un atto che giustificherebbe l’uso della bomba atomica.
Ma già un mese fa il segretario di Stato americano Tillerson aveva mandato un avvertimento chiaro a Kim: “Voglio essere molto chiaro: la politica della pazienza strategica è finita, se Pyongyang continua ad elevare la minaccia militare, l’opzione dell’azione è sul tavolo”.
La Carl Vinson, portaerei della classe Nimitz a propulsione nucleare, ha intanto lasciato Singapore: avrebbe dovuto dirigersi verso l’Australia, ma i nuovi ordini l’hanno dirottata verso la penisola coreana. “La prevalente grave situazione prova ancora una volta che la Corea del Nord era totalmente nel giusto quando ha aumentato le sue capacità militari di auto-difesa e di attacco preventivo contro la potenza nucleare da pivot – ha commentato il portavoce nel dispaccio della Kcna -. Prenderemo le più dure reazioni contro i provocatori per difenderci da potenti forze armate e mantenere il percorso da noi stessi scelto”.
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