8 Marzo 2022 - 10:44

Nba, le partite della notte: Warriors e Bulls non sanno più vincere, vola Miami

Quinta sconfitta consecutiva per Golden State e Chicago che sprofondano in classifica. Doncic in doppia-doppia contro Utah, i Lakers cadono a San Antonio

Nba

Otto le partite nella notte Nba dove Golden State e Chicago continuano nella loro discesa a picco. Quinta sconfitta consecutiva per le due squadre che hanno dominato la prima parte di stagione. I Bulls scendono al quarto posto ad Est mentre gli Warriors arretrano di una posizione in favore di Ja Morant. Settima vittoria nelle ultime otto per Miami sempre più in vetta alla Eastern Conference. Dopo la vittoria “scaccia crisi” di due giorni fa, i Lakers cadono a San Antonio confermando tutti i problemi esposti da Lebron. Vincono Minnesota, Detroit (all’overtime ), Dallas con un super Doncic e i Knicks in trasferta a Sacramento.

Denver Nuggets-Golden State Warriors 131-124

Gli Warriors non sanno più vincere. A Denver va in scena l’ennesima prova mediocre dell’ultimo mese dove sono arrivare appena due vittorie in 11 partite. Contro Denver l’approccio è quasi disastroso con la squadra di coach Kerr che concede 40 punti ai padroni di casa nel solo primo quarto che da lì controllano partita e punteggio senza troppi affanni. Out Curry e Klay, l’attacco degli Warriors è guidato dai 32 punti di Jordan Poole e i 30 di Moody che da soli firmano il 50% dei punti realizzati. Ma è la difesa che lascia molto a desiderare. Jokic la fa da padrone nella metà campo avversaria chiudendo con la seconda tripla-doppia consecutiva da 32 punti, 15 rimbalzi e 13 assist, lanciando un chiaro segnale a tutta la Lega. Per la corsa all’MVP c’è anche lui.

Philadelphia 76ers-Chicago Bulls 121-106

I nuovi 76ers fanno paura. Contro una Chicago allo sbando arriva la sesta vittoria nelle ultime sette gare con un record di 5-0 con il Barba in campo. Embiid sembra aver trovato, finalmente, il compagno di squadra giusto per puntare al titolo sin da subito. E le prestazioni dell’ultimo periodo ne sono una prova. Vittoria che permette ai Sixers di scavalcare proprio i Bulls in classifica prendendosi il secondo posto ad Est alle spalle di Miami. Dal canto suo Chicago non riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo incappando nell’ennesima sconfitta contro una big (0-14 considerando Est e Ovest), un problema non da poco in vista playoff. Mattatori di serata sono, ovviamente, Embiid e Harden che chiudono entrambi in doppia-doppia. Per “The Process” sono 43 punti e 14 rimbalzi mentre il Barba si “ferma” a 16 punti ma distribuendo la bellezza di 14 assist. Chicago non va oltre i 23 punti di Zach LaVine e i 23 con 11 rimbalzi e otto assist di DeMar DeRozan.

Miami Heat-Houston Rockets 123-106

Per due squadre che colano a picco ce ne una che, invece, non ha intenzione di fermarsi. Dopo un primo quarto sottotono, Miami rimonta e asfalta i Rokets sotto i colpi di un Tyler Herro da 31 punti con 12/18 al tiro, 6/9 dall’arco e +18 di plus/minus, a cui si aggiungono poi i 21 punti realizzati da Jimmy Butler. Ma la vera notizia arriva dal ritorno in campo dopo oltre un anno di Victor Oladipo accolto dall’ovazione del pubblico presente alla FTX Arena. L’ala piccola si toglie subito la ruggine dalle braccia segnando 11 punti in meno di 15 minuti di gioco. A Houston non basta la partenza sprint e i 22 punti di Porter per pensare solo di impensierire una Miami che sembra, al momento, inarrestabile.

San Antonio Spurs-Los Angeles Lakers 117-110

Per tutti quelli che pensavano che la vittoria di due giorni fa contro gli Warriors potesse rappresentare una svolta in casa Lakers, la trasferta in Texas ne ha deluso le aspettative. A San Antonio vanno i scena i soliti Lakers discontinui e a tratti anche arroganti senza la presenza di Lebron out per un problema al ginocchio. Con il Re fuori dai giochi le sorti dei gialloviola sono affidate a Westbrook che non va oltre ai 17 punti, con un mediocre 5/14 al tiro, gli stessi segnati Malik Monk e Carmelo Anthony in uscita dalla panchina. L’uomo copertina degli Spurs è Popovich che grazie alla vittoria contro i losangelini raggiunge quota 1335 vittorie in Nba con una prestazione degna della sua storia. Tutto il quintetto texano, infatti, chiude in doppia cifra con il solito Dejounte Murray ad un passo dalla tripla-doppia. Alla sirena saranno 26 punti, 10 rimbalzi e 8 assist.

Dallas Mavericks-Utah Jazz 111-103

Quinta vittoria di fila e quarto posto ad Ovest ormai ad un passo per i Dallas Mavericks che nello scontro diretto contro gli Jazz passano grazie ad un Luka Doncic semplicemente sublime. Fa tutto, o quasi, lo sloveno chiudendo in doppia-doppia da 35 punti (con 12/23 al tiro e 5/11 dall’arco), 16 rimbalzi (record stagionale) e 7 assistSpencer Dinwiddie, meritatamente in quintetto, ne mette 23, mentre sono 21 i punti di Dorian Finney-Smith con 8/14 al tiro. Dallas dista ora soltanto mezza gara in classifica da Utah e ne mancano 17 al termine della stagione. Non lontani neanche i Golden State che, a questo ritmo, rischiano di finire sempre più giù in vista dei playoff. Miglior marcatore per i Jazz è Bogdanovic che chiude con 21 punti.

Le altre partite della notte Nba

Nelle altre tre partite della notte spicca la vittoria all’overtime di Detroit contro gli Hawks per 113-110. Pistons guidati dalle due doppie-doppie di Cunningham (28+10 assist) e Bagley (19+10 rimbalzi). Doppia-doppia anche per Young che però si “ferma” a 14 punti, gli stessi di Danilo Gallinari. Vittoria senza storia dei Timberwolves che rifilano 43 punti di distacco a Portland grazie alla doppia-doppia di Kali-Anthony Towsns da 27 punti e 13 rimbalzi. Vincono anche i Knicks in casa di Sacramento 115-131 grazie alla prestazione monstre di Julius Randle, autore della sua miglior prestazione a livello realizzativo dell’intera carriera NBA: per l’ex All-Star Knicks sono 46 punti, 10 rimbalzi.