28 Ottobre 2018 - 15:26

No Tap: il movimento in rivolta contro il Movimento

No Tap

Alla manifestazione dei No Tap, il leader Gianluca Maggiore è tornato a chiedere le dimissioni. Tutto per difendere la propria terra

I manifesti sono molteplici. “Questa terra non è in vendita.“, “M5S dimettetevi.” e chi più ne ha, più ne metta. I manifesti degli attivisti No Tap sono coriacei, ma hanno tutti quanti un unico bersaglio: il Movimento 5 Stelle. Nel corso della manifestazione organizzata questa mattina sul lungomare di San Foca di Melendugno contro il Governo e contro la costruzione del gasdotto, hanno ribadito la loro posizione.

L’incontro si è svolto davanti alla Torre della Marina di Melendugno, luogo simbolo delle battaglie dei No Tap. Il leader, Gianluca Maggiore, è tornato a chiedere le dimissioni dei portavoce pentastellati eletti in Salento. La manifestazione è presidiata, ma senza grandi dispiegamenti di forze, da carabinieri, vigili urbani e personale della Digos.

Alcuni attivisti hanno bruciato le proprie tessere elettorali e le foto che ritraevano i volti dei parlamentari del M5S eletti in Salento, compresa quella del ministro del Sud, Barbara Lezzi, e il simbolo del Movimento pentastellato. Si sentono traditi da coloro che aveva promesso in campagna elettorale che il gasdotto sarebbe stato bloccato in due settimane.

Tempi duri per la credibilità del Governo.