26 Marzo 2021 - 10:27

Nobilitazioni: creare etichette personalizzate eleganti e di grande impatto

etichette

Le nobilitazioni rappresentano la soluzione più efficace per la personalizzazione delle etichette adesive. Ne è un esempio la verniciatura, che consiste in una finitura realizzata dalla macchina di finitura: ne deriva un rivestimento antigraffio, in virtù del quale le etichette adesive possono vantare una grande capacità di resistere allo sfregamento e alle abrasioni

La verniciatura si rivela decisamente preziosa specialmente nel caso di etichette concepite per prodotti destinati a rimanere all’aria aperta per lungo tempo o a viaggiare. I risultati assicurati dalla verniciatura UV, in particolare, richiedono tempistiche limitate e presuppongono una spesa minima. La verniciatura, poi, garantisce anche una resa estetica ottimale, conferendo alle etichette un aspetto elegante e sobrio al tempo stesso, con un effetto che a seconda delle preferenze può essere lucido o opaco. Abbiamo parlato delle nobilitazioni e della loro capacità di rendere le etichette eleganti e di grande impatto con il team di LabelDoo, specialista nella stampa di etichette personalizzate, di seguito un sunto di quanto ci hanno raccontato.

La plastificazione

La plastificazione è una delle lavorazioni che contribuiscono a migliorare e a proteggere al tempo stesso le etichette: un’azione importante soprattutto in considerazione dei danni che possono essere provocati dall’umidità. La plastificazione può essere lucida, opaca o di tipo soft touch. La versione lucida rende le etichette brillanti e mette i colori in evidenza: è ideale nei casi in cui la comunicazione deve essere più orientata sull’aspetto visivo che non sui contenuti testuali. La versione opaca, invece, contribuisce a migliorare la leggibilità delle etichette, e quindi è perfetta per le soluzioni con testi relativamente lunghi. Infine, c’è la terza variante, rappresentata dalla plastificazione soft touch, capace di regalare una esperienza sensoriale inedita, con un effetto al tatto vellutato. La sola accortezza che è necessario tener presente, nel caso della plastificazione, è che questa lavorazione non si può scegliere per le carte goffrate, per quelle vergate e per quelle martellate.

Le caratteristiche della stampa a caldo

Con la stampa a caldo, le etichette adesive personalizzate godono di una brillantezza particolare, che a seconda dei casi può essere declinata in modalità differenti. Attraverso questa tecnica, la superficie viene impreziosita da un elemento di contrasto in virtù dell’effetto combinato determinato dal calore e dalla pressione. Per la stampa a caldo si adopera il cliché, vale a dire lo stampo, dove emergono gli elementi che devono essere stampati. Sul foil, che è un nastro, è collocata la lamina oro, argento o del colore desiderato. Proprio il foil viene messo tra il cliché e l’etichetta; a questo punto si porta il cliché ad alte temperature e si posiziona su una piastra che può esercitare una forte pressione. La polvere del nastro, per effetto del calore e della pressione, si stacca e si deposita in maniera uniforme sui dettagli scelti dell’etichetta.

Quando scegliere la stampa a caldo

Optando per la stampa a caldo, si ha a che fare con delle lamine coprenti nitide e contraddistinte da tonalità molto accese. Sono numerose le versioni tra cui è possibile scegliere per il colore della lamina: il fucsia, l’argento opaco, il rosso, il blu, il rame, il verde, l’oro opaco, l’argento lucido e l’oro lucido.

Le etichette personalizzate con il rilievo serigrafico

Quando si ha l’esigenza di mettere in risalto un dettaglio particolare, come per esempio il nome di un prodotto, si può fare riferimento al rilievo serigrafico. Si tratta di una lavorazione che assicura al prodotto che viene stampato uno spessore compreso tra i 50 e i 100 micron. Può essere il nome di un prodotto, come si è detto, ma anche il marchio aziendale o qualsiasi altro elemento dell’etichetta si abbia intenzione di valorizzare e porre in evidenza. Il rilievo UV opera per effetto di una lacca UV trasparente, per mezzo della quale ogni dettaglio usufruisce di un effetto esclusivo.

La fustellatura

Infine, vale la pena di citare la fustellatura, che può essere meccanica o laser: la prima, più classica, richiede tempi più lunghi per la realizzazione; tuttavia si lascia preferire per le etichette a fondo scuro in quanto la fustella non rilascia bordi, a differenza di quel che avviene per il laser. La fustellatura laser, comunque, è raccomandata sia per etichette con il fondo chiaro che per le quantità contenute. Si tratta di una lavorazione che non comporta costi di impianto e che garantisce standard di precisione molto elevati: è rapida e innovativa al tempo stesso. Lunghezza d’onda e potenza del laser sono stabili, gestite direttamente da computer.