Noemi, “Glicine”: testo del brano in gara a Sanremo 2021
Si chiama “Glicine” il brano che Noemi porterà sul palco di Sanremo 2021: “Un pezzo emozionante” che si augura possa “essere un arcobaleno”
Noemi concorrerà al Festival di Sanremo 2021 con l’inedito “Glicine“.
L’artista ha confidato ai microfoni di Tv Sorrisi e Canzoni: “Quando mi ha chiamato Amadeus ho passato il telefono a mio marito, siccome era un numero sconosciuto, perché pensavo fosse qualche call center e invece era lui!“. Su Glicine ha dichiarato: “E’ una canzone in cui mi ritrovo molto, è un pezzo emozionante». Il suo augurio è che il pezzo “possa essere un arcobaleno che colora finalmente questo cielo che nell’ultimo anno non è stato proprio chiaro“.
Per saperne di più
Noemi, all’anagrafe Veronica Scopelliti, si fa conoscere dal grande pubblico nel 2009 in seguito alla partecipazione alla seconda edizione italiana di X Factor. Nel 2010 partecipa al Festival di Sanremo con “Per tutta la vita“; nel 2012 con “Sono solo parole“, (classificandosi al terzo posto); nel 2014 con “Un uomo è un albero” e “Bagnati dal sole“; nel 2016 con il brano “La borsa di una donna“; nel 2018 con “Non smettere mai di cercarmi“.
Testo
di Tattroli – G. Lubrano – D. Faini – F. Fugazza – G. Lubrano
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Tulipani
Peermusic Italy – Milano
Mi dici che
Che non funziona più
Siamo soli adesso noi
Sopra a un pianeta blu.
E quando arriva sera
Invadi la mia sfera
Non è la primavera
Che non sento da un po’.
Non sento da un po’
I brividi sulla mia pelle,
Il tuo nome fra le stelle.
Sembra ieri,
Sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me.
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Scommetto che
Ora non prendi più
L’abitudine di far
Sempre come vuoi tu.
E quando arriva sera
Mi manca l’atmosfera
Non è la primavera…
Sembra ieri, sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me.
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Dietro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti
Forse è solo che mi manca parte
Di un passato lontano come Marte
Tu cosa dirai vedendomi arrivare
Quando ti raggiungerò
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Ora che
Non posso più tornare
A quando ero bambina
Ed ero salva da ogni male
E da te, da te, da te…
ARTICOLO PRECEDENTE
Irama “La genesi del tuo colore”: testo del brano in gara a Sanremo
ARTICOLO SUCCESSIVO