Il 10 Agosto è la notte di San Lorenzo: tutte le curiosità
Notte di San Lorenzo: questa sera tutti con il naso all’insù aspettando una stella cadente che realizzi i nostri desideri. Storia e miti delle 24 ore più magiche dell’estate
Per una sola notte, forse, smetteremo tutti di guardare insistentemente i nostri cellulari e finalmente alzeremo gli occhi al cielo, in attesa di scorgere una stella cadente che realizzi i nostri desideri. Ogni anno, l’appuntamento con la notte di San Lorenzo, è gravido di magia e aspettative ma non tutti sanno che dietro le ventiquattro ore più magiche dell’estate c’è una storia fatta di miti che affondano le radici in culture ancestrali: dall’antica Grecia al mondo cristiano.
San Lorenzo: agiografia essenziale
Stando alla tradizione cristiana, San Lorenzo fu martirizzato sulla graticola per volere dell’imperatore Valeriano (nel 258 d.C.), e le stelle cadenti a cui noi affidiamo inconfessati auspici non sarebbero altro che i tizzoni ardenti sui quali il Santo è stato arso.
San Lorenzo è il protettore di diaconi, cuochi, librai, bibliotecari, pasticcieri, pompieri, rosticcieri e lavoratori del vetro; la sua figura viene celebrata in diverse località di Italia: come per esempio a Firenze, dove a San Lorenzo è associata la fondazione della prima Chiesa nel centro cittadino ad opera di Sant’Ambrogio, o nel piccolo comune di Amaseno (nel Lazio); qui, presso la Chiesa di Santa Maria Assunta ogni anno si attende il rinnovo del miracolo dello scioglimento del Sangue di San Lorenzo, proprio come avviene a Napoli con San Gennaro.
I miti
Ma i miti legati alla notte di San Lorenzo sono molteplici: per esempio in Grecia, la pioggia meteoritica era associata alla futura deposizione di un monarca, così come in Cina era presagio di terribili sventure.
A Roma, prima che la tradizione cattolica assorbisse quella pagana, la ricorrenza era legata a Priapo, dio della fertilità.
La sua figura era celebrata attraverso una processione in cui veniva esposto il fallo della divinità e le stelle cadenti erano associate al liquido seminale di Priapo che faceva prosperare i campi.
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