17 Gennaio 2022 - 16:34

Novak Djokovic ed il vaccino anti-Covid: la saga è destinata a continuare

Assente dagli Australian Open dopo l'espulsione del governo, Novak Djokovic rischia di non poter partecipare anche al Roland Garros. E la classifica preoccupa

Novak Djokovic

Nella notte italiana sono iniziati gli Australian Open, il primo grande Slam della stagione 2022 del tennis. Ai nastri di partenza doveva esserci il numero 1 del mondo Novak Djokovic ma così non è stato. La querelle legata alla sua mancata vaccinazione, il doppio annullamento del visto e la conseguente espulsione dall’Australia hanno impedito al serbo di affrontare il connazionale Kecmanovic nel 1° turno, sostituito dal lucky loser Salvatore Caruso, sconfitto in 3 set.

Per Nole c’è stato così il rimpatrio a Belgrado con un volo partito dall’Australia con scalo in Qatar fino al ritorno definitivo a casa. Durante il tragitto per Djokovic è arrivata un’altra brutta notizia: dalla Francia si fa largo l’ipotesi della vaccinazione obbligatoria per gli atleti al fine di poter partecipare alle manifestazioni sportive. La questione interessa da vicino il vincitore di 20 Slam visto che in ballo entra anche la partecipazione al Roland Garros. Qualora la situazione del serbo dovesse rimanere invariata e passasse la proposta dell’obbligo vaccinale in terra transalpina, Djokovic rischierebbe di non poter partecipare neanche al prossimo grande torneo in programma dal 22 maggio al 5 giugno.

Djokovic si vaccinerà?

Il grande interrogativo che tutti si pongono è il seguente: dopo le settimane di polemiche e l’espulsione dall’Australia, Novak Djokovic cambierà pensiero in merito al vaccino anti-Covid? Al momento la risposta sembra orientata verso il no, ma mai dire mai. Il 34enne di Belgrado però è consapevole che rischia di compromettere la sua carriera, ancora all’apice, visti i trionfi nella stagione 2021 (Australian Open, Roland Garros e US Open tra tutti).

Il classe ’87 – allo stato attuale – non potrebbe entrare neanche negli Stati Uniti per disputare i prossimi tornei 500 e 1000 previsti tra febbraio e marzo, a causa delle regole anti-novax che impediscono gli ingressi nel Paese. Se la querelle dovesse andare avanti, sarà difficile capire quando si vedrà Djokovic per la prima volta in campo nel 2022. Stando ai documenti presentati in Australia, il serbo risulta essere stato positivo lo scorso 16 dicembre e pertanto potrebbe ricevere una deroga in merito per i prossimi tornei, ovviamente se accertato rispetto a quanto accaduto recentemente.

Sarà importante capire anche la sua posizione ufficiale dopo il rimpatrio a Belgrado: le prossime settimane potranno dire qualcosa in più. Qualche novità potrebbe arrivare a partire da inizio febbraio, quando saranno in programma i tornei 500 di Rotterdam (7-13 febbraio) e Rio de Janeiro (14-20). Da calendario, Djokovic non dovrebbe rispondere presente ai due eventi ma, visto il prolungamento dell’inattività, potrebbe richiedere di poter essere inserito in tabellone, qualora le regole lo permetteranno.

La posizione da n°1 a rischio

Inevitabilmente il forfait “forzato” nel tabellone degli Australian Open è un duro colpo anche per la classifica di Novak Djokovic. Visto il decurtamento dei 2000 punti ottenuti dalla vittoria nella scorsa edizione e l’assenza in quella odierna, mettono a rischio la vetta nel Ranking ATP per il tennista serbo.

Chi potrebbe approfittare della situazione è Daniil Medvedev: il russo – sconfitto in finale proprio da Nole nel 2020 – dovrà raggiungere le fasi finali dello Slam australiano per accarezzare l’idea di un sorpasso immediato in cima alla classifica dei tennisti maschili. La situazione per Djokovic però potrebbe addirittura precipitare qualora non riuscisse a partecipare ai successivi eventi: il serbo dovrà evitare di andare incontro ad una lunga inattività per evitare di compromettere la propria situazione di classifica.

Oggi gli Australian Open sono iniziati ma senza Novak Djokovic ai nastri di partenza. Il domani del serbo però è ancora pieno di incertezze: la saga legata al vaccino continuerà ancora per molto tempo. Appuntamento al prossimo episodio.