Nuova Zelanda: attentato terroristico ad Auckland
Un uomo ha fatto irruzione in un supermercato di Auckland ferendo sei persone prima di essere ucciso dalla Polizia. La condanna di Ardern
Potrebbe esserci l’Isis dietro l’attentato consumatosi in un supermercato di Auckland, in Nuova Zelanda: un uomo vi ha fatto irruzione urlando “Allah è grande!” e, armato di un coltello, ha ferito sei persone, di cui tre verserebbero ora in gravi condizioni.
La Polizia, unitamente alle forze speciali, si è recata subito sul posto ed ha ucciso l’attentatore, un uomo originario dello Sri Lanka già sottoposto all’attenzione delle autorità neozelandesi, in poco meno di un minuto.
Ferma la condanna dell’accaduto da parte della Premier neozelandese Jacinda Ardern: “L’uomo che ha messo a segno questo attentato, era imprigionato in un’ideologia che nel nostro Paese non è sostenuta da nessuno e da nessuna comunità. Era un’estremista violento e ha messo in atto un attentato terroristico spregevole, odioso, sbagliato”, ha detto.
Per dare corpo al suo folle piano l’attentatore ha scelto uno dei pochi luoghi “sociali” aperti in questi giorni ad Auckland. La città, a causa di un focolaio di Coronavirus, si trova infatti in lockdown: si può quindi uscire solo per fare a spesa, per esigenze mediche o per fare esercizio fisico.
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