27 Marzo 2018 - 09:53

Nuovo museo in Italia: apre il MarteS nei pressi del Lago di Garda

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Nell’entroterra del Lago di Garda, a Brescia, apre un nuovo museo, il MarteS. Così, la splendida pittura veneta trova una nuova casa

Dal 31 marzo, nell’entroterra del Lago di Garda, il MarteS aprirà finalmente al pubblico. Il Museo d’Arte Sorlini ospita la collezione raccolta in oltre 50 anni proprio dall’imprenditore bresciano Luciano Sorlini, di cui porta il nome. Il nuovo museo di Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia, ospita ben 180 dipinti. Tutta l’arte veneta ha trovato una nuova casa. Infatti, ci saranno opere di Giovanni Bellini, Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Canaletto, Francesco e Gianantonio Guardi, Sebastiano Ricci, solo per citarne alcuni.

In particolare, il museo è composto da quattordici sale, distribuite su una superficie di 1000 metri quadri. La pittura veneziana ospitata spazia da preziosi fondi oro trecenteschi alle tele dei maestri del Settecento. Grazie alla Fondazione Luciano Sorlini, si vede finalmente realizzato il desiderio dell’imprenditore di riunire in un unico spazio le opere finora divise tra l’edificio di Calvagese, il Castello di Montegalda vicentina e il palazzo veneziano Grimani-Marcello Sorlini, sul Canal Grande.

Sorlini era un industriale metallurgico patito del volo e degli aerei storici. Nel campo dell’arte, invece, egli indirizzò inizialmente il suo interesse verso il Settecento lagunare, con una preferenza verso la pittura di figura. Solo successivamente orientò la sua collezione verso altre epoche che resero grande l’arte veneziana.

Per quanto riguarda le opere esposte al museo, sicuramente il gioiello più splendente è la Madonna in rosso, di Giovanni Bellini. Il dipinto si trovava un tempo nelle prestigiose raccolte Contini-Bonacossi; fu acquisito da Sorlini solo nel 2000 e segnò una vera e propria svolta nella sua attività collezionistica. Tra le curiosità del percorso, sicuramente è nota la visita allo studio del padrone di casa, dove si possono ammirare dipinti di scuola fiamminga o delle botteghe di Veronese e Tintoretto.

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