6 Maggio 2024 - 10:54

“Opzione Donna 2024”: ecco chi può lasciare il lavoro in anticipo

Pensioni, "Opzione Donna 2024": ecco le istruzioni dell’Inps sui paletti dell’anticipo pensionistico

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Pensioni anticipate con “Opzione Donna 2024“: il governo Meloni abbia ristretto molto i requisiti per l’accesso, così che l’anticipo pensionistico nato nel 2019 per agevolare le donne oggi risulta una misura quasi marginale, con una platea di alcune migliaia di persone. Tuttavia, ci sono persone che possono scegliere di utilizzarla: permette, dopotutto, di lasciare il lavoro a 61 anni, o 59 anni per chi ha due o più figli, se si hanno almeno 35 anni di contributi.

I Requisiti

Possono accedere a Opzione donna quelle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2023 abbiano maturato almeno 35 anni di contributi e abbiano compiuto almeno 61 anni di età. Per i contributi valgono anche gli eventuali periodi lavorati all’estero (nei Paesi dell’Ue, dello Spazio economico europeo, in Svizzera o in Stati che hanno degli accordi specifici con l’Italia). Per quanto riguarda l’età, invece, la soglia può abbassarsi per le madri lavoratrici. Le donne con un figlio possono usare Opzione donna a 60 anni, quelle con due o più figli a 59 anni.

Possono lasciare il lavoro in anticipo le donne che oltre a rispettare i criteri di età e di contributi versati rientrano in una di queste categorie:

  • lavoratrici che quando fanno domanda assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con disabilità grave, oppure anche un parente di secondo grado convivente, se i genitori o il coniuge di quest’ultimo hanno 70 anni, sono morti o hanno malattie invalidanti;
  • lavoratrici che hanno un’invalidità civile riconosciuta pari ad almeno il 74% e quindi hanno una ridotta capacità lavorativa;
  • lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale al ministero delle Imprese.

Solo per questa ultima categoria, la soglia di età scende in automatico a 59 anni, a prescindere dalla presenza di figli. Ci sono comunque delle precisazioni: il tavolo ministeriale sulla crisi aziendale deve essere attivo al 1° gennaio 2024, oppure deve essere stato attivato nel corso del 2024. Per le dipendenti, il tavolo deve essere attivo quando si fa richiesta per la pensione. Per le lavoratrici licenziate, il licenziamento deve essere arrivato quando il tavolo era aperto, e dopo aver perso il lavoro non devono aver avuto un altro contratto a tempo indeterminato.