10 Maggio 2019 - 09:53

Paolo Sorrentino racconta la perdita dei genitori a Raffaella Carrà

Paolo Sorrentino

“Questi dolori si attutiscono ma non passano e a una certa età condizionano la vita”. Così Paolo Sorrentino a Raffaella Carrà

“A raccontare comincia tu”, programma di Rai Tre condotto da Raffaella Carrà, si è concluso ieri sera con l’intervista al regista Paolo Sorrentino.

Il regista Premio Oscar per “La Grande Bellezza” ha rilasciato alla bionda del Tuca Tuca un’intervista intima, in cui ha parlato anche del dramma della perdita dei genitori uccisi nel sonno dal monossido sprigionato da una stufa.

Paolo aveva 16 anni e i suoi genitori, Sasà e Tina, si trovavano nella casa di Roccaraso in cui trascorrevano le vacanze di Natale. Paolo non c’era perchè il padre gli aveva permesso di andare a vedere la partita del Napoli in trasferta contro l’Empoli:

sono dolori che si attutiscono ma non passano e a una certa eta’ condizionano la vita

Proprio l’amore per il Napoli (e per Maradona) ha tenuto la mano a Paolo nei suoi momenti più bui. Il regista ha asserito che, da sempre tifoso del Napoli, è diventato un vero e proprio Malato con l’arrivo in città del campione argentino, che è stato anche una delle prime persone che ha sentito dopo la vittoria dell’Oscar nel 2014:

L’ho sentito fugacemente. ero in aereo e la hostess premeva perche’ staccassi il telefono. l’ho rivisto in occasione di una partita del napoli a madrid, ma non so se mi abbia riconosciuto perche’ aveva appena litigato con la fidanzata

Il rapporto con Toni Servillo

L’arrivo sul tetto del cinema mondiale, Paolo Sorrentino lo ha vissuto “a braccetto” con Toni Servillo che de “La Grande Bellezza” era il protagonista. Del suo rapporto con lui Paolo dice:

E’ come un fratello, mi ha insegnato a relazionarmi con gli altri anche sul lavoro. io sono irascibile, lui mi ha calmato

Il loro sodalizio artistico è iniziato nel 2001, anno del primo film da regista di Sorrentino L’uomo in più:

All’inizio lui la sceneggiatura non l’ha letta. così il produttore si è inventato uno stratagemma. gli ha detto: abbiamo scelto un altro attore, così ha cambiato idea