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Il Large Hadron Collider si è rivelato, ancora una volta, uno strumento fondamentale per l’umanità. Grazie ad uno dei suoi quattro rivelatori, l’LHCb, è stata individuata la particella Xi, ovvero l’ennesimo tassello che serve per completare il mosaico che da anni i riecercatori del Cern di Ginevra stanno cercando di mettere insieme, quello per comporre la materia.
In particolare, la particella Xi, serve a capire una delle quattro forze fondamentali della natura, la forza forte, quella più intensa ma anche quella con il raggio d’azione più piccolo, e che agisce solo a livello delle particelle subatomiche.
La scoperta, portata a termine grazie all’italiano Giovanni Passaleva, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stata annunciata durante la conferenza della Società Europea di Fisica che è in corso a Venezia e sarà pubblicata sulla rivista Physical Review Letters.
Secondo gli esperti del Cern, che l’hanno individuata, la particella Xi sarà in grado di far comprendere una delle quattro forze fondamentali della natura, la forza forte
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Il Large Hadron Collider si è rivelato, ancora una volta, uno strumento fondamentale per l’umanità. Grazie ad uno dei suoi quattro rivelatori, l’LHCb, è stata individuata la particella Xi, ovvero l’ennesimo tassello che serve per completare il mosaico che da anni i riecercatori del Cern di Ginevra stanno cercando di mettere insieme, quello per comporre la materia.
In particolare, la particella Xi, serve a capire una delle quattro forze fondamentali della natura, la forza forte, quella più intensa ma anche quella con il raggio d’azione più piccolo, e che agisce solo a livello delle particelle subatomiche.
La scoperta, portata a termine grazie all’italiano Giovanni Passaleva, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stata annunciata durante la conferenza della Società Europea di Fisica che è in corso a Venezia e sarà pubblicata sulla rivista Physical Review Letters.