26 Novembre 2021 - 00:57

Giordana Angi: “Passeggero” e la figura del “flâneur”

Giordana Angi -Le cose che non dico

Dopo “Mi Muovo”, Giordana Angi è tornata con un nuovo singolo in cui esplora delle sonorità prettamente latine: ecco “Passeggero”

Dopo aver pubblicato il terzo album di inediti, Giordana Angi è pronta a ritornare con un nuovo singolo che rappresenta un cambio di sonorità rispetto a quelle a cui ci aveva abituato negli anni. “Passeggero” fa da apripista ad un nuovo progetto a cui la cantautrice sta lavorando.

Passeggero è nato un giorno in macchina mentre pensavo a ciò che ho costruito, a cosa ho distrutto, a come le parole a volte si sfaldano e come la curiosità in me si fa sentire quando non l’ascolto. A come la vita, gli occhi, l’energia mi fanno sentire viva“, ha raccontato Giordana Angi sui suoi profili social.

Pensavo all’acqua che non si ferma e se si ferma annega. Sì, anche l’acqua può annegare ed io un po’ mi ci sentivo come l’acqua. In questa canzone canto dello scorrere e scorro anch’io. Passeggero è l’essere umano che vive, scorre nel suo spazio e non ha nulla se non la sua voglia di andare. Passeggero scorre, non si ferma eppure, in questa canzone, c’è qualcosa che gli dà la voglia di fermarsi. Passeggero sa di non essere eterno e per questo, per sentirsi vivo, vive di paesaggi. Passeggero sono io. Viaggio nei sentimenti e, sì voglio morire così: amando, ballando e sbagliando con i sentimenti“, ha raccontato la cantautrice italo-francese.

Ascoltando “Passeggero” non posso non pensare ad una figura che, forse, non tutti conoscono: il flâneur. La sensazione che mi ha lasciato questo brano è proprio quella di un viaggio senza meta ma, citando le sue parole, “Passeggero scorre eppure c’è qualcosa che gli dà la voglia di fermarsi“, c’è stato un qualcosa che mi ha colpito e fatto soffermare su questo singolo: nonostante la “folla“, con la sua individualità, Giordana mi ha trascinata nei suoi nuovi paesaggi che, seppur diversi, fanno parte di lei. Ecco perchè “Passeggero” è Giordana.

Testo

Ero neve in mezzo al cielo
uno stato passeggero
ora sono altro, acqua dentro gli occhi tuoi
sono viva e mi distraggo
posso diventare fango
sono in viaggio non rimango
vado, oltrepasso e ci casco

Sbaglio ad ogni passo
non rimane mai niente, passo
tutto il tempo sono un passeggero
non rimango sono un passeggero

Scorro come l’acqua di un fiume
ma se mi fermassi ci annegherei
scorro non c’è niente che mi fa stare meglio di così
ma stavolta non la sento
quella nostalgia di vento
questi piedi come radici mi terrebbero qui

Passo, passo
in un attimo una vita
passo, passo
quando non è finita
passo, tu non farmi passare

Ma non puoi restare acqua
quando hai l’anima di carta
e così mi sono persa
si ferma nel tuo letto il mio viaggio
Sbaglio ad ogni passo
non rimane mai niente, passo
tutto il tempo sono un passeggero
non rimango sono un passeggero

Scorro come l’acqua di un fiume
ma se mi fermassi ci annegherei
scorro non c’è niente che mi fa stare meglio di così
ma stavolta non la sento
quella nostalgia di vento
questi piedi come radici mi terrebbero qui

Passo, passo
in un attimo una vita
passo, passo
quando non è finita
passo, tu non farmi passare

Io sono passeggero
e non vedo più la riva
io sono passeggero
io sono viva

Scorro come l’acqua di un fiume
ma se mi fermassi ci annegherei
scorro non c’è niente che mi fa stare meglio di così
ma stavolta non la sento
quella nostalgia di vento
questi piedi come radici mi terrebbero qui

E io morirò così
io morirò ballando
io morirò così
io morirò amando
io morirò così
io morirò sbagliando
buoni sentimenti

E io morirò così
io morirò ballando
io morirò così
io morirò amando
io morirò così
io morirò sbagliando
buoni sentimenti

Io sono passeggero
e non vedo più la riva
io sono passeggero
io sono viva

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