30 Marzo 2018 - 16:43

Pd: ennesimo scontro fratricida sulla strategia parlamentare

Pd

Pd e strategia parlamentare in attesa delle consultazioni. Dopo Orlando anche Franceschini richiama in causa il gruppo – con scarso successo – per rivedere il da farsi

A pochi giorni dalle consultazioni, con un Mattarella sempre più artefice del destino della Penisola, scoppia una nuova grana fra le fila del centrosinistra.

Il Pd, dilaniato dalla batosta elettorale, si ritrova a dover far fronte all’ennesimo scontro fratricida sulla strategia parlamentare da adottare in vista della formazione del Governo.

Infatti, mentre da un lato la scia renziana continua a dettare i tempi politici, dall’altro un nuovo gruppo – formato non più dai soliti noti ma anche da big quali Franceschini – invita a ridiscutere le mosse da attuare.

La situazione, fondamentale per le sorti del partito, conduce a due semplici soluzioni che, nel caso fossero attuate, graverebbero in ogni caso sul destino dell’intero gruppo partitico.

Un primo scenario è quello che contempla l’affermazione dell’ala maggioritaria.

Presupponendo che il Presidente della Repubblica metterà comunque di fronte all’evidenza dei fatti la vecchia classe dirigente Pd, nel caso in cui dovesse prevalere la linea dell’opposizione senza alcun tipo di alternativa ciò che accadrebbe porterebbe ad un ulteriore sgretolamento del partito – con conseguente ripresa delle redini da parte di Renzi in maniera abbastanza facile – e contemporaneamente un’ ulteriore cosa da cui ripartire alla bene o meglio.

Anche considerando il secondo scenario – cioè l’appoggio esterno ad un Governo M5S come caldeggiato dalla minoranza, e non solo – avrebbe conseguenze disastrose.

Difatti, al netto di un’accettazione dello scenario creatosi (cosa improbabile dati i numeri dei renziani in Parlamento), tanto una scissione quanto una bagarre continua – che obbligherebbe chiunque a contrattare qualsiasi processo con la fazione di turno – caratterizzerebbero le nuove circostanze.

In sintesi, il Pd si ritrova in questi giorni fra l’incudine ed il martello con possibili situazioni- in sostanza tutte negatie – che potrebbero solamente prolungare questo processo di svuotamento politico/partitico del maggiore gruppo di centro-sinistra.

La discussione, quindi, è appena cominciata ma spetterà ai protanisti mettere in pratica le loro intenzioni per garantire – o meno – una possibilità di prolungamento della Legislatura appena cominciata.

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