16 Maggio 2024 - 09:30

Pdl contro Bullismo e Cyberbullismo: la Camera da il via libera

La camera da l'ok per avviare la proposta di legge che contrasta il fenomeno. Istituita anche la giornata del rispetto

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PDL BULLISMO CYBERBULLISMO – Le nuove norme per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo diventano legge! La Camera, infatti, ha dato il via libera all’unanimità alla pdl (proposta di legge) che riguarda il contrasto e la sensibilizzazione del fenomeno.

Oltre alla creazione di un piano di azione da parte del ministero dell’Istruzione e l’istituzione di un tavolo di monitoraggio in tutte le scuole, verrà dedicata anche la Giornata del rispetto. La ricorrenza verrà celebrata il 20 gennaio, e sarà dedicata alla sensibilizzazione alla non violenza psicologica e fisica e al contrasto di ogni forma di discriminazione e prevaricazione. La data non è stata scelta in modo casuale: si tratta del giorno di nascita di Willy Monteiro Duarte, il giovane ucciso il 6 settembre 2020 a calci e pungi dai fratelli Bianchi a Colleferro.

Approvato Pdl bullismo e cyberbullismo: cosa prevede?

Il testo ha avuto un lungo iter, approvato solo in prima lettura nella scorsa legislatura. Ora che è stato approvato, si punta più sulle misure preventive che su quelle di carattere repressivo. Il primo luogo da cui iniziare è quello della scuola.

Il Pdl prevede, infatti, l’istituzione, entro 30 giorni, di un tavolo tecnico al ministero dell’Istruzione. Questo deve redigere un piano di azione per contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo tramite linee guida. Tutti gli istituti scolastici dovranno seguire questo piano tramite un proprio codice interno. Le scuole devono istituire anche un tavolo di monitoraggio con rappresentanti degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli esperti del settore.

Tramite accordi regionali, si può chiedere anche un servizio di sostegno psicologico agli studenti. Possibile richiedere anche un servizio di coordinamento pedagogico per promuovere l’inserimento e la partecipazione sociale degli studenti. Predisposte, infine, campagne informative e di sensibilizzazione per la diffusione della conoscenza dei metodi di controllo parentale.

I dirigenti che vengono a conoscenza di atti di bullismo – se non costituiscono reato – informano le famiglie e promuovono iniziative di carattere educativo nei confronti dei minori coinvolti. Nei casi più gravi o di condotte reiterate, invece, verrà riferito il tutto alle autorità competenti, anche per eventuali percorsi riabilitativi.

Le specifiche della Pdl

La legge approvata riscrive una norma che risale al 1934. Si tratta della norma sull’affidamento ai servizi sociali di minori che diano “manifeste prove di irregolarità della condotta o del carattere”. Vengono aggiunti anche i casi di “condotte aggressive, anche in gruppo o per via telematica”. Si prevede – in primis – da parte del tribunale dei minori – la verifica di possibili percorsi di mediazione o lo svolgimento di attività rieducative sotto il controllo dei servizi sociali.

Nel testo viene anche data una definizione precisa del bullismo. Viene definito atto di bullismo un “aggressione o molestia reiterate, da parte di un singolo o di un gruppo di persone, contro un minore o un gruppo di minori”, che provocano “sentimenti di ansia, timore, isolamento o emarginazione attraverso atti e comportamenti vessatori, pressioni o violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all’autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni”. 

Fonte: Ansa.it

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