Pensioni, spunta la rivalutazione in accordo coi sindacati
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato la rimodulazione dell’IVA. Intanto, apre ai sindacati per discutere sulle pensioni
Un’ottima novità in campo assistenziale. Il Governo ha ufficialmente aperto ai sindacati per discutere della rivalutazione delle pensioni. Venerdì pomeriggio si terrà a Palazzo Chigi un tavolo tecnico su questo tema e i sindacati sperano di poter strappare qualche novità positiva sul tema dell’adeguamento all’inflazione dei trattamenti previdenziali. L’adeguamento, ad oggi, prevede solo un riconoscimento parziale al di sopra dei 1.520 € mensili lordi. Ovviamente, il tutto va in ordine decrescente, in base al reddito. Questo è stato l’oggetto della discussione con Conte e i sindacati avvenuta ieri.
I margini di manovra per la rivalutazione delle pensioni sono incerti, ma c’è la volontà di dare un segnale anche al mondo dei pensionati. Nel 2019 sarebbe dovuto tornare in vigore il sistema di rivalutazione quasi pieno degli assegni, con il quale viene applicata una piccola riduzione dell’aumento riconosciuto, ma solo per le fasce di pensione che superano una certa soglia.
Il Governo gialloverde, però, ha deciso che per tre anni questo meccanismo sarebbe stato sostituito da uno più penalizzante (e simile a quello in vigore tra il 2014 e il 2018). Infatti, le decurtazioni della rivalutazione riconosciuta sono sull’intero importo della pensione e arrivano al 60 per cento per i trattamenti più alti. La differenza va a seconda della situazioni personali da pochi euro al mese a cifre più consistenti, ma il tema è simbolicamente molto sentito dai pensionati.
L’obiettivo dell’accordo con i sindacati, come dichiarato anche da Gualtieri, sarà di evitare l’inasprimento della pressione fiscale.
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