17 Novembre 2020 - 11:44

Peste suina africana, è allarme in Lombardia a causa del lockdown

peste suina

Il virus della peste suina africana si sta diffondendo sempre più in Lombardia. A causa del lockdown viene impedita l’attività di caccia, unica soluzione al problema

Un nuovo scenario epidemiologico si sta prospettando nelle regioni del nord Italia, specialmente in Lombardia. Il virus della peste suina africana sta colpendo un numero sempre maggiore di animali, con potenziali danni per l’economia della regione. L’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, ha infatti dichiarato, rispondendo al Ministro Bellanova, che “la peste suina si combatte solo in un modo: con gli abbattimenti dei cinghiali”. A causa della Zona Rossa, infatti, il Governo non consente l’attività venatoria, portando ad un pericoloso aumento del numero di cinghiali in circolazione. Qualora il virus dovesse passare anche all’interno degli allevamenti di maiali, le conseguenze per l’economia agroalimentare lombarda potrebbero essere devastanti.

Ha infatti chiosato l’Assessore Rolfi: “I cinghiali selvatici sono i vettori principali di peste suina. Un caso è stato rilevato in Germania solo due mesi fa. L’arrivo in Italia di questa malattia comporterebbe un danno incalcolabile all’economia italiana e in particolar modo alla Lombardia, dove viene allevato il 53% dei suini italiani, alla base delle grandi filiere agroalimentari“. Vengono quindi richieste azioni concrete e non “chiacchiere“, per non lasciare da sole tutte le attività lombarde, che si trovano a dover affrontare non solo la crisi dovuta al lockdown, ma anche una letale epidemia che colpisce i suini, al centro dell’economia del settore.

Cos’è la peste suina africana

La peste suina africana, PSA, è una malattia virale che colpisce, appunto, i suini sia selvatici che di allevamento ed è per loro potenzialmente letale. Risulta essere estremamente contagiosa tra gli animali sebbene non si trasmetta anche all’uomo. Come già detto, la malattia è stata riscontrata in Germania appena due mesi fa e potrebbe velocemente raggiungere anche il territorio italiano. Ma il Ministero della Salute scrive: “La malattia è presente dal 1978 soltanto in Sardegna, dove negli ultimi anni si registra una netta riduzione del numero di focolai“.