Pfizer, Locatelli: “Possibile posticipare richiamo per accelerare la campagna”
Per il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità è possibile posticipare da 21 a 42 giorni il richiamo del vaccino Pfizer senza perdere l’efficacia della copertura. Ciò permetterebbe di accelerare le vaccinazioni
Secondo Franco Locatelli, coordinatore Cts e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità è possibile posticipare la seconda dose del vaccino Pfizer. “Ci sono dati che indicano che è possibile allungare l’intervallo da 21 a 42 giorni senza perdere l’efficacia della copertura vaccinale. Questo consente di incrementare il numero delle persone che possono ricevere la prima dose (Pfizer)”. Lo ha detto Locatelli a Buongiorno, su Sky TG24. Il quale ha anche aggiunto che: “C’è questo tipo di indicazione, poi l’attuazione pratica spetta al ministero della Salute, però i presupposti immunologici e biologici ci sono tutti“.
A proposito dello Pfizer, Locatelli conferma che non c’è stato alcun cambio delle priorità nelle categorie vaccinali. “Perché si è già data la priorità agli 80enni ospiti della Rsa e ai fragili, poi il criterio dell’età era già previsto“. E in merito all’imminente cambio di colore di molte Regioni, Locatelli mostra ottimismo. “Indubitabilmente alcune regioni passeranno dal rosso all’arancione” ha affermato.
Contagi in calo del 40%
Al di là dei ragionamenti sul vaccino Pfizer, Locatelli ha fatto anche il punto della situazione epidemiologica. E ha sottolineato un marcato calo dei contagi. “L’indice Rt è in ulteriore miglioramento. È indubitabile che abbiamo avuto una riduzione significativa nel numero dei contagiati. Rispetto alla metà del mese di marzo, possiamo dire che siamo scesi del 40% più o meno, e tutto questo indica l’efficacia delle misure“.
Locatelli ha anche confermato che chi ha ricevuto la prima dose con Astrazeneca riceverà anche la seconda sempre con Astrazeneca. A differenza di quanto avviene in Francia, dove gli under 55 che hanno ricevuto la prima dose con AstraZeneca riceverà la seconda con un vaccino diverso. “Nel Regno Unito alla fine di gennaio c’erano più di 1.600 morti al giorno, ormai sono diversi giorni che sono dell’ordine di poche decine e lì è stato soprattutto utilizzato il vaccino di AstraZeneca” ha concluso Locatelli. Diverso il discorso per Pfizer che sarà somministrato soprattutto ad over 80.
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