Pino Daniele, simbolo di Napoli e voce eterna
Continuano ad essere numerosi i tributi per Pino Daniele, bluesman partenopeo che vive nel cuore di tantissimi fan
La scorsa settimana Daniele Nitti (in arte Hope) street artist pugliese ha dedicato all’artista Pino Daniele un incredibile murales. L’omaggio è situato nel Parco dei murales a Ponticelli, quartiere di Napoli est. L’Opera d’arte è intitolata “Je sto vicin a te” proprio come un celebre testo del cantautore napoletano venuto a mancare prematuramente il 4 gennaio 2015 all’età di 59 anni. Il murales raffigura un villaggio abitato da adulti e bambini in armonia sotto uno splendido cielo stellato. L’ottimo lavoro è stato garantito dall’iniziativa “S’illumina-Copia privata per i giovani, per la cultura” ed è stato realizzato grazie a Inward – Osservatorio sulla creatività urbana e grazie al supporto del Mibact, il Ministero dei Beni Culturali, nonchè dalla Siae.
Inoltre, il primo dicembre la Warner Music pubblicherà “Quando“, un cofanetto che racchiude le migliori canzoni del cantante dal 1981 al 1999, più il documentario “Il tempo resterà” realizzato da Giorgio Verdelli. Tra i 15 album dai quali sono stati selezionati i brani vi sono:
“Vai mo’ – 1981”
“Bella ‘Mbriana – 1983”
“Non calpestare i fiori nel deserto – 1995”
“Dimmi cosa succede sulla terra -1997”
Un’altra novità è quella riguardate l’enciclopedia italiana Treccani che ha deciso di fare propria la parola”appucundria” (interfaccia del termine ipocondria). Pino Daniele ha utilizzato questa parola dialettale nell’omonima canzone proveniente dall’album Nero a metà.
La morte di Pino Daniele ha toccato la sensibilità di molti, ha reso gli uomini malinconici ma felici di omaggiarlo e come dei “lazzari felici” i fan si sono ingegnati in tutti i modi per onorarlo: dediche pittoriche, sculture, canzoni, dolci col suo nome, documentari.
Vi è una strada dedicata a lui “Via Pino Daniele musicista” nel Vicoletto Donnalbina, quartier San Giuseppe. In Via San Gregorio Armeno si può ammirare una statua del cantante a grandezza naturale ed inoltre quelle di Pino Daniele sono le statuette più richieste per i presepi. Anche nel salernitano, ad Oliveto Citra, è stata costruita una statua in suo onore. Bellissimo omaggio è anche quello posizionato a Santa Maria La Nova, al civico 21: la copia in ferro zincato della famosa chitarra Paradise, che ha brillato nei Flash mob programmati per l’artista, è stata opera di Domenico Moxedano.
All’aeroporto di Capodichino, nella zona vicino alla fermata dell’Alibus vi sono delle panchine artistiche, alcune incise con celebri citazioni di Pino. Il cantautore è stato rappresentato anche in versione gigante attraverso una maschera carnevalesca fatta sfilare nel noto corteo di Maiori. Un’ala del museo Mamt, al secondo piano, è stata dedicata a lui. Ed ancora è stata dedicata una stanza dell’Istituto Elena Savoia Diaz all’ex alunno; nell’aula esposto vi è il diploma di licenza media, alcuni voti e i registri di classe in cui compaiono le sue presenze. Simpatica è stata l’idea da parte dei proprietari del Bar Gambrinus ( situato a Piazza Del Plebiscito) di inventare un dolce in onore a Pino, così Il 19 marzo (data dell’onomastico e del compleanno di Pino) è stato creato “il pinuccio“.
Per quanto riguarda la musica numerosi sono stati i cantanti che durante i loro concerti hanno omaggiato Pino Daniele ( Vasco Rossi, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Biagio Antonacci , Jovanotti , Eros Ramazzotti , Stash ..) ma c’è stato un artista che ha deciso di omaggiare il suo maestro scrivendo una canzone, così Clementino con ” Dedicato a Pino Daniele” ha commosso tutti. “T veco si guardo o’ mare, si nu ricord che rimane pe semp” scrive il rapper napoletano. Nel salernitano la cover band Soleado omaggia con successo il cantautore ricordando al pubblico attraverso le loro esibizioni per strada o nei locali alcuni dei testi eterni di Pino.
Non poteva mancare un omaggio dall’attore Alessandro Siani il quale ha dedicato alla star il suo libro “Troppo napoletano” aggiungendo: “Quando dici Napoli, dici Pino Daniele. In ogni nota, in ogni parola delle tue canzoni mettevi sempre il cuore, ne mettive tanto, ne mettive assaje e accussì te l’he cunsumato. E allora grazie Pinù: hai fatto questo per noi”
Pino Daniele ha regalato tanta bellezza alla sua città. Quando soffierà il vento sulle mura napoletane sarà sempre un vento di passione e quando splenderà il sole i napoletani penseranno “c’abbast na jurnat e sole“; è morto il re e ai napoletani, con l’appucundria che “scoppia mpiett”, non resta che dire “Ciao Guagliò !”
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