La recente sentenza della Corte Europea di Giustizia potrebbe mettere un freno alle polizze auto sospendibili. Cosa significa questo per gli automobilisti?
Lo scorso 4 Settembre la Corte Europea di giustizia ha approvato un provvedimento importante in materia di polizze auto: esso stabilisce che se un veicolo è immatricolato ed è idoneo a circolare, deve essere assicurato anche se il proprietario lo tiene fermo in un’area privata.
Questo potrebbe voler dire il graduale abbandono delle cosiddette polizze sospendibili, che permettono di “congelare” l’RC Auto e riattivarla solo quando serve: una misura comoda, questa, per chi utilizza l’auto in maniera discontinua.
“Gli automobilisti dovranno stare a questo punto molto attenti a lasciare le loro auto prive della copertura assicurativa anche solo per un breve periodo”, asserisce Marco Ridolfi del Comitato Scientifico Ridare, “Se l’auto scoperta venisse coinvolta in un’incidente , il Fondo di Garanzia avrebbe ora il diritto di rivalersi per i danni pagati ai terzi nei confronti del proprietario”.
Cosa cambia per le imprese assicurative?
A questo punto la palla passa alle compagnie assicurative che, studiata la nuova norma, potrebbero pensare di stipulare delle polizze ad hoc per i veicoli fermi, o calcolare il costo della polizza in base ai chilometri percorsi da un mezzo utilizzato con discontinuità.
Il dibattito resta aperto, anche perchè non è del tutto chiaro cosa intenda la normativa Europea quando parla di “veicoli non adatti a circolare”.
In definitiva, la norma potrebbe essere una boccata d’ossigeno sia per le compagnie assicurative che per i contribuenti stessi: se tutti i veicoli vanno assicurati, infatti, l’evasione dell’RC auto attraverso il trucco delle polizze congelate dovrebbe essere scongiurato.