8 Marzo 2019 - 11:33

Porto-Roma, Cakir esce allo scoperto: “Ecco perché non ho dato il rigore”

Cakir

L’arbitro Cakir discute l’episodio chiave di Porto-Roma: “Non ho concesso il calcio di rigore perchè…”; intanto arriva anche la spiegazione della Uefa

L’arbitro Cakir esce allo scoperto e commenta per la prima volta l’episodio chiave della partita di Champions League. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il direttore di gara ha precisato che al Var hanno ritenuto di non andare a rivedere l’azione e quindi limitarsi ad un silent check.

Non l’ho dato perché dal VAR non me lo hanno fatto rivedere. Che potevo fare? Hanno deciso che non era una cosa da rivedere”.

La ricostruzione della UEFA

Anche la Uefa, sul proprio sito ufficiale, è intervenuta per spiegare i rigori concessi durante Porto-Roma.

FC Porto – AS Roma
Calcio di rigore – 116’

Dopo aver controllato la linea del fuorigioco, confermando la posizione regolare dell’attaccante, il VAR ha domandato all’arbitro se avesse riscontrato il fallo commesso dal difendente dell’AS Roma.

L’arbitro ha confermato di non essersi accorto di alcuna trattenuta dal vivo e ha chiesto di preparare le immagini per una revisione a bordo campo (episodio grave non ravvisato). La revisione ha convinto l’arbitro ad assegnare un calcio di rigore per trattenuta

FC Porto – AS Roma
Nessun intervento del VAR – 121’

L’arbitro si trovava vicino all’azione e ha visto il potenziale episodio dal vivo, non ravvisando alcun fallo.

Tuttavia, l’arbitro ha deciso di ritardare la ripresa del gioco per dare più tempo al VAR di rivedere l’azione dalle varie angolazioni disponibili. È stato effettuato un controllo e le immagini sono state studiate attentamente, ma il VAR non ha rilevato prove evidenti.

Quindi, il VAR ha informato l’arbitro che dal controllo non sono stati rilevati errori chiari ed evidenti, e che dunque non vi erano i presupposti per un intervento del VAR e per una revisione a bordo campo.