Portogallo, si insedia il primo governo di sinistra
Martedì è stato il giorno delle prime volte per il Portogallo. Antonio Costa, ex sindaco di Lisbona e leader del partito socialista, è il primo Premier di colore e il primo a guidare il paese con una coalizione dichiaratamente “di sinistra“.
[ads1]Dopo due mesi travagliati, dovuti all’enpasse creato da un risultato elettorale che non decretava un vero e proprio vincitore, e dalla ferma volontà del Presidente della Repubblica del Portogallo Aníbal Cavaco Silva di non affidare la guida del paese ad un governo di sinistra, finalmente la svolta è arrivata.
Il neonato esecutivo è formato interamente da socialisti che avrà però l’appoggio esterno di comunisti, post-trotzkisti, verdi, animalisti.
Colpisce la scelta di affidare il delicatissimo ministero delle Finanze a Mario Centeno, economista indipendente, che fa già paura a Bruxelles. Nella roccaforte dell’austerity si teme infatti uno “Tsipras bis“, e sono già arrivate a Lisbona delle raccomandazioni da parte dell’Eurogruppo tenutosi il giorno dopo la notizia della formazione dell’esecutivo Costa.
Il programma di questo Governo è noto,infatti, già da molto tempo:
- aumento del salario minimo e delle pensioni a 600 euro,
- sussidi alle famiglie più povere per il pagamento delle bollette della luce,
- il taglio dell’IVA per i ristoranti,abolizione delle aliquote speciali del periodo austeritario,
- un’azione più decisa sul contrasto e la repressione delle violazioni relative al diritto del lavoro,
- reintroduzione delle 35 ore lavorative nella funzione pubblica,
- abolizione e/o riduzione dei ticket nel sistema sanitario nazionale e uno stop ai processi di privatizzazione.
Gli analisti economici dichiarano che non c’è dubbio: quello che si è insediato in Portogallo è un chiaro esecutivo di sinistra, tendente alle politiche dell’attuale governo greco, a differenza della matrice progressista protagonista in Italia e Francia.
Il duro compito per Costa sarà quello di tenere unita un’alleanza mai così variegata e mista formata appunto da Partito Comunista, il Blocco di Sinistra e i Verdi; intanto alle porte c’è già la prima sfida, quella sulla presentazione del bilancio per l’anno prossimo. Il primo vero e proprio banco di prova, su cui si potranno effettuare le prime analisi e osservare se questo neonato governo sarà duraturo.
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