Prevenzione e educazione al bullismo e al digitale: al via il percorso formativo in Veneto
Gli appuntamenti, condotti da Ilaria Reato, docente di scuola primaria ed esperta in educazione digitale e prevenzione del bullismo e cyberbullismo, offriranno strumenti concreti per supportare i giovani nel loro approccio al digitale e nella gestione di episodi di disagio o conflitto
Prenderanno il via giovedì 16 gennaio gli incontri dedicati al percorso di prevenzione “Comprendere ed educare al bullismo e al digitale”, rivolto a genitori ed educatori di bambini e adolescenti nella fascia d’età 0-12 anni. L’iniziativa, promossa dall’associazione Whitebox con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Padova, si articolerà in sette serate distribuite tra i Comuni di Noventa Padovana, Borgo Veneto, Santa Giustina in Colle, Montegrotto Terme, Arzergrande, San Pietro in Gu e Conselve.
Gli appuntamenti, condotti da Ilaria Reato, docente di scuola primaria ed esperta in educazione digitale e prevenzione del bullismo e cyberbullismo, offriranno strumenti concreti per supportare i giovani nel loro approccio al digitale e nella gestione di episodi di disagio o conflitto.
Il valore della prevenzione
Daniele Canella, vicepresidente vicario della Provincia di Padova, sottolinea l’importanza di iniziative di questo tipo:
«Conoscere la tematica e sapere quali sono gli strumenti per intervenire è il primo passo per aiutare i bambini a contrastare fenomeni che oltre a essere illeciti, possono lasciare ferite non rimarginabili nell’anima – osserva Daniele Canella, vicepresidente vicario della Provincia di Padova -. Secondo dati pubblici, in Italia nella fascia d’età degli 11 anni si registra la percentuale più alta di fenomeni di cyberbullismo (17,2% dei maschi e 21.1% delle femmine), percentuale che diminuisce per le fasce d’età 13 e 15 anni, ma non di molto. È evidente, dunque, che questo fenomeno abbia bisogno, oltre che di una legge che già esiste, anche di un percorso culturale che parta anzitutto dagli adulti: genitori, insegnanti, educatori e tutti coloro che sono in qualche modo titolari di un ruolo di accompagnamento del bambino verso l’età adolescenziale. Individuare e intercettare eventuali sintomi di disagio e saperli decodificare non è affatto semplice, ma ancor più come adulti siamo chiamati a dare risposte e intervenire nelle modalità più corrette. Ecco, dunque, che in un’ottica di prevenzione, incontri come questi si rivelano fondamentali per acquisire conoscenze e comportarsi con responsabilità verso i giovani».
L’obiettivo del percorso è fornire conoscenze utili a riconoscere i segnali di disagio, interpretarli correttamente e intervenire in maniera efficace, garantendo un accompagnamento responsabile verso l’età adolescenziale. In un contesto in cui il digitale è sempre più presente nella vita quotidiana, iniziative come questa sono indispensabili per costruire un futuro più sicuro per i giovani.
Fonte: PadovaToday
ARTICOLO SUCCESSIVO