10 Marzo 2020 - 12:43

Primarie USA, stanotte ci sarà l’ultima possibilità per Sanders

Sanders USA

Joe Biden resta comunque in vantaggio su Sanders nelle primarie USA. Questa notte si vota in ben sei stati del Paese americano, in diretta

L’ultima possibilità. Il buon Bernie Sanders sa benissimo che questa notte è fondamentale per il futuro dell’America e (soprattutto) per il suo. E mentre tutta la nazione è in allerta per la pandemia generata dal Coronavirus, la corsa alla Casa Bianca non si ferma di certo. Stanotte si vota in ben sei Stati, e entrambi i candidati sono ben consapevoli che dopo il Super Tuesday la situazione è cambiata radicalmente. L’ex vicepresidente è diventato il nuovo grande favorito.

Il senatore Bernie Sanders ora è costretto ad inseguire, e gli altri principali candidati si sono ritirati. Molti di loro, addirittura, hanno già annunciato il loro appoggio all’ex vicepresidente del Governo Obama. Quella di stasera sarà una delle ultime possibilità che avrà il socialista di recuperare terreno, dato che nei prossimi stati in cui si voterà Biden sembra avere un vantaggio insormontabile. Stanotte si voterà in Michigan, Mississippi, Missouri, North Dakota, Idaho e Washington.

Saranno inoltre conteggiati i voti arrivati dagli elettori Democratici che si trovano all’estero. In tutto stasera si assegnano 365 delegati, cioè le persone che alla convention estiva del partito eleggeranno il candidato ufficiale del partito. Per ottenere la nomination ne servono 1.991: al momento Biden ne ha 670, mentre il suo avversario 574. Lo stato più importante in cui si vota è di gran lunga il Michigan, per due motivi: sia perché assegna più delegati (125), sia perché è una delle roccaforti di Donald Trump.

Proprio su questo fattore punta il senatore del Vermont, che già contro Hillary Clinton nel 2016 surclassò la propria rivale, superando tutte le aspettative nel Midwest. Certo, c’è da dire che questa volta tutti i fattori propendono a favore del “centrista”.

Il volere di Trump

Naturalmente, una delle chiavi di volta principali per comprendere il risultato di stasera risiede proprio nell’avversario democratico, il presidente Donald Trump. Tutti quanti hanno catalizzato la propria attenzione su Joe Biden, oggetto degli angusti commenti e delle vigliaccherie goliardiche varie proprio del candidato repubblicano. Tra questi, si può facilmente ricordare la vicenda di “Sleepy Joe“. Dietro questa mossa, però, si nasconde ben altro. Infatti, il volere di Trump è esattamente opposto a quello che tutti i democratici hanno pensato dopo aver visionato lo “spot”. L’obiettivo, infatti, è quello di riportare l’elettorato democratico in maniera indiretta proprio sull’ex vicepresidente di Barack Obama.

Non è un caso che lo spot arrivi proprio a ridosso dei voti più complicati per lui. Un Bernie Sanders, molto più granitico e molto meno moderato, sarebbe infatti molto più difficile da affrontare in campagna elettorale, in quanto utilizzerebbe gli stessi modi e toni del presidente. In quel modo, gli toglierebbe spazio e ampio margine di manovra proprio negli Stati più radicali e radicati (il primo esempio che viene in mente sono quelli del Sud), su cui si giocherà fondamentalmente l’intera partita. E Trump sa benissimo che il socialista gode della sua stessa simpatia proprio nell’America più “rude” e “rustica”.

Dunque, a questo punto, un risultato favorevole a Joe Biden sarebbe molto meglio accetto. Non tanto per l’avversario da affrontare in sé (Biden è comunque accanito e sicuramente non mollerà facilmente l’osso), quanto per le preferenze che può ottenere. Il presidente sa di temere molto di più Sanders, ed ecco perché tenta di minimizzarlo e di attaccarlo con molta più foga ed enfasi. Un gioco psicologico che, probabilmente, potrebbe anche portare i suoi frutti, dato che nessuno esclude che ci siano franchi tiratori pronti a votare per Biden nelle fila dei democratici.

Come andrà a finire? Lo scopriremo stanotte, ma tutto fa presagire un’ostilità conclamata nei confronti del socialista.