PSG, la vogliamo finire? Cara UEFA, così non va
Anche Franck Kessie appare prossimo ad unirsi al Dream Team allestito dal PSG. UEFA se ci sei, batti un colpo
Supermarket Europa, prezzi stracciati e affari garantiti, tutto ad una sola condizione: per partecipare alla grande svendita internazionale bisognerà appartenere a speciali categorie amiche della Santa UEFA. Ed è per questa ragione che, per fare un esempio del tutto casuale, il PSG appare ancora una volta in procinto di chiudere l’ennesimo affare a parametro zero della sua storia recente.
E poco possono fare a questo punto i tifosi di mezza Europa, uniti nel contrastare il demone Superlega ma impreparati ad arringare contro le superpotenze mediorientali del calcio europeo.
Come probabilmente è nullo il potere dei tifosi milanisti nei confronti di un giocatore, Franck Kessie, passato dall’esser considerato pedina fondamentale del nuovo ciclo targato Maldini-Massara, ad ennesimo giocatore della rosa pronto a liberarsi a zero.
Parole, parole, parole
Il 26 luglio 2021, 65 giorni fa, la Gazzetta dello Sport pubblica un’intervista esclusiva al giocatore ivoriano:
“Voglio il Milan, solo il Milan. Capisco i tifosi, ma devono stare tranquilli. Io mantengo sempre la parola, dovrebbero conoscermi.
Adesso sono qui a Tokyo per ottenere qualcosa d’importante con il mio Paese, ma appena finita l’Olimpiade torno a Milano e sistemiamo tutto. Non ci saranno problemi. Presto, molto presto. Ma non troppo: voglio andare avanti il più possibile nel torneo olimpico. Al termine, il Milan mi avrà per tutto il tempo che vorrà”.
Presidente rossonero che poi rincara la dose: “Sono orgoglioso di aver scelto questo club e non è mia intenzione andare via. Anzi, voglio restare per sempre. Mi piace tanto quando gli ultrà cantano: ‘Un Presidente, c’è solo un Presidente’. Ecco, io voglio esserlo a vita. Almeno quella calcistica”.
65 giorni dopo non sembra esserci più alcuna traccia di questa ferrea volontà di rinnovare ad ogni costo, con un dialogo tra agente e dirigenza tutt’altro che caloroso.
L’inserimento del PSG
A far cambiare direzione, e pretese, all’entourage dell’ivoriano sarebbe stato proprio il forte pressing del PSG, con in testa Leonardo. I parigini avrebbero offerto a Kessie un contratto da capogiro: quinquennale da dodici milioni all’anno, più bonus alla firma per giocatore e agente.
Una proposta faraonica giustificata dal tipo di manovra messo in piedi dal PSG, pronto ad assicurarsi l’ennesimo calciatore a parametro zero per poi ricoprirlo d’oro grazie alle sponsorizzazioni qatariote.
Un business efficace, evidentemente accettabile per gli organi di controllo UEFA, ma soprattutto impossibile da replicare per le strutture finanziarie degli altri club europei, eccezion fatta per il “cugino” Manchester City.
Con il mondiale di Qatar 2022 alle porte, l’impressione è che Ceferin e compagni non vogliano forzare la mano con alleati di rilievo nello scontro tra UEFA e Superlega.
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