14 Aprile 2022 - 12:35

Quando il piano di ammortamento alla francese genera anatocismo: il caso Taranto

Tra gli argomenti più spinosi nella recente giurisprudenza, Piscitelli&Partners fa chiarezza sul piano di ammortamento alla francese

piano di ammortamento alla francese

Arrivano nuove, importanti disposizioni giuridiche in materia di mutui: questa volta è il Tribunale di Taranto a emettere una fresca sentenza di riferimento sul cosiddetto “piano di ammortamento alla francese”.

Cos’è l’ammortamento alla francese?

Per ammortamento alla francese si indica un metodo di restituzione del capitale ottenuto in prestito, che prevede dei rimborsi graduati sia del capitale mutuato, sia degli interessi maturati. Negli ultimi anni sono state numerose le controversie legate a questo tipo di operazione finanziaria.

I casi precedenti

Sono due i precedenti di maggiore rilievo in quest’ambito: una sentenza delle Sezioni unite della Cassazione del 18 settembre 2020 (n. 19597), e un’altra del Tribunale di Roma del febbraio 2021 (n. 2188). La prima, idealmente vista come punto d’arrivo della questione, ha garantito una risposta soddisfacente alle diatribe giuridiche riguardo usura genetica o sopravvenuta presente nei mutui. La seconda, invece, sottolinea la presenza di un costo occulto per il consumatore sul piano ammortamento alla francese, attraverso l’impiego di un regime di capitalizzazione composta.

La nuova sentenza del Tribunale di Taranto

Ed è in questo quadro giuridico che si inserisce la sentenza del Tribunale di Taranto del 29 marzo 2022 (n. 796). Nel caso in questione viene messa in evidenza un’altra caratteristica del regime di capitalizzazione composta alla francese, ovvero l’anatocismo. Si definisce anatocismo quel meccanismo illecito (ai sensi dell’art 1283) che applica interessi sugli interessi già calcolati su una rata del mutuo pagata in ritardo.
Sarebbe il piano di ammortamento alla francese, attraverso una capitalizzazione composta, a generare anatocismo a partire dalla formula di equivalenza finanziaria del calcolo della rata del mutuo. Un meccanismo, dunque, ritenuto dal Tribunale di Taranto come non legittimo e condannabile sul piano giuridico.

Quali conseguenze: gratuità del mutuo?

Non trattandosi di superamento del tasso soglia usura, il mutuo della persona in questione non sarà reso gratuito, tuttavia il mutuatario non dovrà adempiere ai costi “anatocistici”. Se il pagamento del mutuo sta avvenendo in modo regolare, le poste anatocistiche saranno obbligatoriamente rimborsate.