16 Gennaio 2019 - 15:37

Quasi Amici, la polemica sulla “falsa disabilità” di Bryan Cranston

bryan cranston, quasi amici

Bryan Cranston e la pellicola remake di Quasi Amici sono al centro di numerose critiche che girano intorno alla scelta di affidare all’attore californiano il ruolo di un disabile

Il remake di Quasi Amici è già discusso prima ancora di farsi spazio nelle sale cinematografiche. Il motivio? Bryan Cranston. Quest’ultimo ha dovuto difendersi dalle critiche per il suo ruolo in The Upside, questo il titolo del remake, perché normodotato – a differenza del co-protagonista che interpreta.

L’attore ha spiegato: “Se sono una persona eterosessuale, anziana e in salute e fortunata vuol dire che non potrei interpretare una persona malata o omosessuale?“.

Su Twitter, intanto, si commenta che questi ruoli “sono gli unici per cui vengono considerati degli attori realmente disabili… tuttavia non veniamo assunti“.

la giornalista Emily Johnson aggiunge la questione economica: “Paghiamo molto di più per sopravvivere, perdiamo la vita facilmente e prima. Johnson, Cranston, altri attori non disabili non hanno bisogno dei soldi e di diffondere la consapevolezza reale. Noi ne abbiamo bisogno“.

Di certo, quello di Cranston, non è il primo caso (e non sarà l’ultimo) di un attore normodotato che interpreta un disabile (La Teoria del Tutto n.d.r.). La scelta della stella di Breaking Bad ha – di certo – i suoi risvolti in termini di notorietà e vendibilità del prodotto. Questo, ovviamente, non può essere una scusante ma, i produttori di un film hanno carta bianca sulla scelta del cast.

Forse, servirà ancora del tempo perché cambi questa mentalità e permettere ad attori disabili di interpretare questo genere di ruoli: se ne potrebbe tradurre un’interpretazione più veritiera, profonda, umana.