3 Ottobre 2019 - 11:24

Quinto centenario dalla morte di Raffaello Sanzio, talentuoso pittore italiano

Cinque secoli dalla morte di Raffaello Sanzio. Ricco programma di celebrazioni in Umbria per valorizzare le opere e i luoghi in cui ha lavorato il pittore

Raffaello Sanzio, pittore e architetto italiano, tra i più celebri del Rinascimento. Considerato uno dei più grandi artisti d’ogni tempo.

Nel 2020 il quinto centenario dalla morte di Sanzio: il ricordo del pittore urbinate, sarà celebrato con un programma ricco per valorizzare opere e luoghi in cui ha lavorato.

I suo dipinti segnano un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi e furono di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, dando vita tra l’altro ad una scuola che fece arte “alla maniera” sua e che va sotto il nome di manierismo.

L’Umbria si prepara per il prossimo anno: cinque secoli dalla morte di Raffaello Sanzio, l’illustre pittore urbinate (1483-1520) autore del patrimonio culturale della regione.

Elaborate una lunga serie di iniziative dal Comitato organizzativo regionale, come la mostra “Raffaello e gli amici di Urbino”, dal 3 ottobre al 19 gennaio 2020.

Il progetto ha ottenuto un importante riconoscimento dal Comitato nazionale che sovrintende le celebrazioni, presieduto dal professor Antonio Paolucci.

Assegnato un contributo di 65 mila euro per la realizzazione delle iniziative che vedranno protagonista per tutto il 2020 il pittore.

«Le iniziative, illustrate dai componenti del Comitato organizzatore regionale, avranno come fulcro – dice la Regione in una nota – Città di Castello e Perugia, dove sono ancora presenti due opere originali di Raffaello, il «Gonfalone della Santissima Trinità» nella pinacoteca di Città di Castello e «La Trinità e i Santi» nella Cappella di San Severo a Perugia.

Nel programma anche la «valorizzazione delle numerosissime testimonianze – spiega – nel territorio regionale del passaggio del pittore, dal momento che non esiste area della regione esente dall’influsso, diretto o indiretto, di Raffaello e dei suoi seguaci».