Quo vado primo? Sì, se non c’è altro…
Il film di Alejandro Gomez Inarritu, regista messicano premio oscar per “Birdman”, ha spodestato lunedì scorso “Quo vado?”, il film di Checco Zalone, primo per incassi nel nostro paese sin dal momento della sua uscita
[ads1]Revenant – Quo Vado 1-0, ma la palla stavolta non torna al centro.
Aveva destato un po’ di scalpore quella foto che circolava quindici giorni fa su Facebook, quella nel quale si vedeva l’elenco dei film proposti di una cinema della popolare catena di sale cinematografiche italiane, nel quale ben 8 sale su 11 trasmettevano il film del comico pugliese, al secolo Luca Pasquale Medici.
Fino a qualche giorno fa, non era ben chiaro se la scelta di proporre così tante sale ad un film come quello di Checco Zalone fosse una precisa politica delle sale, che a dicembre erano addirittura riuscite a far anticipare l’uscita mondiale di Star Wars: Il risveglio della Forza di un giorno, proprio per non andare a cozzare con l’uscita di Quo Vado, oppure se era la richiesta degli spettatori a costringere le sale a proporre lo stesso film nel 75% delle sale disponibili.
La verità l’abbiamo saputa non appena al cinema è uscito Revenant, il film del regista messicano Alejandro Gomez Inarritu, già noto per Birdman, che in sei giorni ha spodestato il film di Checco Zalone incassando 3,5 milioni di euro nei soli ultimi tre, e preparandosi a superare Quo Vado anche nella classifica generale italiana.
Qui Revenant è già arrivato alla cifra record di 59 milioni di euro complessivi e domani supererà finalmente i 60 raggiunti ieri dal film di Medici.
Sembrerebbe dunque che il film di qualità, dal quale peraltro tanti fan sperano che possa giungere, finalmente, l’ambita statuetta per il suo impareggiabile protagonista, quel Leonardo Di Caprio che avrebbe già meritato quell’Academy Award troppo spesso strappatogli dalle prestazioni straordinarie di alcuni suoi colleghi, riesca comunque ad avere la meglio sul film leggero e dalla battuta facile o, peggio, demenziale.
Diciamo che tanti, adesso, si stanno prendendo un po’ di malvagia soddisfazione per il successo di Revenant su Quo Vado, soprattutto dopo che erano state veramente tante le critiche contro il film del comico pugliese, intorno al quale più d’uno spettatore del film, su Twitter, si era chiesto se tale successo su Star Wars ed altri film importanti come “Il ponte delle spie” e “Il Piccolo Principe” non fosse dovuto ad un generale impoverimento culturale degli italiani.
Revenant ha fatto vincere tutti i critici, dimostrando che Zalone vince se è l’unica scelta che le sale offrono agli spettatori. Dunque, quando complice la voglia di una risata scaccia-crisi, le festività contingenti e un certo decadimento della cultura cinematografica italiana, la quale ha scordato Ettore Scola in favore della polemica calcistica tra il mister del Napoli Maurizio Sarri e quello dell’Inter Roberto Mancini, ecco che si spiega questo anomalo trionfo.
Poi potrà anche darsi che la verità sia del tutto diversa e che le sale abbiano dato Quo Vado proprio perché gli italiani volevano proprio quel film, e allora alziamo le mani, ma siamo convinti che le cose stanno in maniera decisamente contraria. [ads2]
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