Raoul Bova: “Dopo il Covid una serie sulla Croce Rossa”
L’attore Raoul Bova annuncia che, con la fine dell’emergenza Coronavirus, lavorerà ad una serie tv per raccontare l’impegno della Croce Rossa Italiana
Il cinema e la televisione nostrani, si mobilitano per raccontare come cambierà il Paese quando l’emergenza Coronavirus sarà ufficialmente rientrata: dopo Gabriele Salvatores e Gabriele Muccino, registi che racconteranno questi tempi surreali al cinema (leggi qui e qui), anche Raoul Bova annuncia il suo progetto.
Bova, in particolare, ha pensato ad una serie televisiva incentrata sulla storia e l’impegno della Croce Rossa Italiana, la più grande associazione di volontariato in Italia, di cui è Ambassador.
Per quello che ne sappiamo finora, la serie dovrebbe snodarsi entro 12 puntate (6 prime serate), ed è una co-produzione internazionale tra la Connecting Talents e la RB Productions.
Le riprese della fiction (che non ha ancora una rete televisiva che la trasmetta) dovranno, per forza di cose, iniziare quando le misure restrittive anti-Coronavirus permetteranno ai set cinematografici e televisivi di riaprire.
Tra le location scelte per le riprese, potrebbero esserci anche le cosiddette “zone rosse”, i primi focolai italiani in cui è esplosa l’emergenza Coronavirus, Codogno (comune del lodigiano) su tutti; da lì arriva una delle (rare) notizie positive di questi giorni: Mattia, il Paziente 1, sta bene ed è stato dimesso.
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