24 Settembre 2018 - 11:08

Paura nella notte per una rapina in stile Arancia Meccanica a Lanciano

rapina di Lanciano

E’ successo a Lanciano nella villa del medico Carlo Martelli: 4 malviventi si sono introdotti in casa e hanno legato e picchiato marito e moglie

Ai due coniugi Martelli, che dormivano nella loro villa a Lanciano, è sembrato di far parte del film Arancia Meccanica. Intorno alle 4 del mattino di domenica 23 settembre, 4 malviventi si sono introdotti in casa loro, li hanno presi, legati e poi volevano sapere dove si trovasse la cassaforte. La mancanza di quest’ultima avrebbe fatto scattare la loro ira: li hanno infatti picchiati violentemente.

Con una piccola roncola con il manico di legno trovata nella taverna sottostante l’abitazione, uno degli uomini avrebbe anche tagliato il lobo destro della donna.

Ora Carlo Martelli, medico chirurgo di 69 anni e la moglie Niva Bazzan sono sottoposti a cure presso l’ospedale di Lanciano. Lei è in chirurgia dove si sta verificando la possibilità di ricucire il lobo dell’orecchio tagliatole dai malviventi. Lui ha riportato un trauma cranico facciale per i numerosi pugni ricevuti ed è sotto stretta osservazione.

Secondo le prime ipotesi investigative, i malviventi sarebbero entrati in casa da una grata, una sorta di boccaporto che li ha introdotti nella taverna sottostante l’intera abitazione, da dove poi hanno avuto facile accesso ai piani superiori. Il sequestro è durato un paio d’ore, nella quali un bandito sarebbe rimasto con loro mentre gli altri tre sarebbero usciti a bordo nella Nissan Yaris di lei. Questi ultimi si sarebbero recati nella filiale Bnl più vicina e avrebbero prelevato con le carte di credito poi restituite.

Sono poi fuggiti tutti insieme a bordo della macchina del chirurgo, una Fiat Sedici grigia. Sul posto si sono recati subito la polizia e la scientifica di Ancona in cerca della minima traccia. A Lanciano, in provincia di Chieti è caccia all’uomo.

Queste le parole al Tg1 del chirurgo Martelli: Ero convinto che ci avrebbero ammazzato tutti e due perché ormai, con il sequestro, la violenza…ero certo che sarebbe successo il peggio”. Poi aggiunge: “Sono stato sbattuto a terra e poi legato mani e piedi. Nel frattempo mia moglie è stata presa e l’hanno legata. Uno solo parlava e diceva: O ci dite dov’è la cassaforte o taglio sua moglie a pezzetti“.

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