27 Ottobre 2018 - 12:03

Rating Italia, Standard&Poor’s taglia l’outlook a “negativo”

Agenzie di rating Standard&Poor's

Dopo la bocciatura di Moody’s, anche Standard&Poor’s boccia il rating dell’Italia. L’allarme principale si consumerà per le banche

I dati sono stati ufficialmente confermatiStandard&Poor’s ha comunicato ufficialmente il rating dell’Italia, lasciandolo a BBB a lungo termine. Dunque, il Belpaese resta a due gradini dal non investment grade. C’è stata una conferma ufficiale anche per l’A-2, ovvero la pagella a breve termine.

Standard&Poor’s, inoltre, ha abbassato l’outlook da stabile a negativo. La mossa sull’outlook assegna all’agenzia il potere di abbassare il rating nei prossimi 24 mesi. Per giustificare l’outlook negativo, S&P scrive che “il piano economico del Governo rischia di indebolire la performance di crescita dell’Italia.”

Se la previsione di crescita del Governo era dell’1,5% per il 2019, l’agenzia di rating la fissa all’1,1% sia per il 2018 e sia per il 2019. Le cause di ciò sono molteplici:
– l’annullamento o la compromissione delle “riforme strutturali del passato“, ad esempio sul fronte pensioni;
– un calo dei consumi privati;
l’apprezzamento dell’euro, proprio ora che il prezzo del petrolio sale.

La colpa è anche del deficit eccessivo, che si attesterà al 2,7%. Colpa dell’annunciata riforma della legge Fornero che confermerà la spesa nazionale per le pensioni al secondo posto in Europa, dopo la Grecia. L’agenzia di rating è in allarme anche per il debito che smetterà di ridursi nel 2019 proprio perché le previsioni di crescita dell’economia sono ottimistiche.

C’è paura inoltre per le banche. La politica economica e fiscale sta erodendo la fiducia degli investitori. Ciò potrebbe portare ad un aumento del debito pubblico.