18 Maggio 2021 - 11:18

Recovery Plan, Draghi si prepara ad approvare le riforme

Recovery Plan sottosegretari

Il Governo Draghi si prepara ad approvare le riforme riguardanti il Recovery Plan. Nei prossimi giorni, si introdurrà il Decreto Sostegni Bis

Entro fine Maggio. Una corsa senza eguali. Mario Draghi deve affrettarsi, se vuole rientrare negli ultimatum dati dall’Europa. Senza riforme i soldi del Recovery Plan non arriveranno. L’hanno detto e ripetuto in tutte le salse Ursula von der Leyen, il suo vice Valdis Dombrovskis e il commissario Paolo GentiloniBankitalia e la Corte dei Conti. Anche lo stesso Sergio Mattarella, la scorsa settimana, ha smosso le acque per cercare, in tutti i modi, di garantire un percorso quanto più tempestivo possibile.

Abbiamo l’esigenza di assicurare un percorso efficace e tempestivo di esame e approvazione dei numerosi provvedimenti normativi che attuano il piano presentato dall’Italia alla Commissione Europea, necessari per ottenere il trasferimento delle previste risorse.” ha dichiarato. Nonostante i bastoni tra le ruote, ormai continui, da parte di Matteo Salvini, il compito di Mario Draghi resta questo. Ma i tempi per rispettare la tabella di marcia sono strettissimi. Nei prossimi undici giorni si dovrà non solo trovare una soluzione al Recovery Plan, ma anche approvare quel Decreto Sostegni Bis che tante aziende aspettano.

Quattro delle sei riforme promesse entro fine mese sono all’insegna delle sempre invocate semplificazioni. L’obiettivo è quello di eliminare “colli di bottiglia”, uniformare le procedure di autorizzazione, digitalizzare quelle che riguardano edilizia e attività produttive e concretizzare una volta per tutte il principio del “once only”. I partiti che sostengono il Governo non ci stanno a lasciare nella stanza dei bottoni i soli ministri tecnici scelti da Draghi. Tanto più che già il coordinamento generale del Piano è stato riservato al ministero dell’Economia guidato dal super-tecnico Daniele Franco, fedelissimo dell’ex governatore di Bankitalia e presidente della BCE.

Un passaggio, dunque, delicatissimo.