29 Ottobre 2021 - 15:44

Reddito di cittadinanza, ecco cosa cambierà a partire da gennaio

reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza a scalare, nuovo piano di controlli e più impieghi nei comuni: queste le principali novità introdotte dal Governo

La nuova bozza di legge bilancio 2022 riconferma il reddito di cittadinanza, ma la misura subirà qualche cambiamento.  Da gennaio, infatti, sarà ridotto di 5 euro mensili a partire dal sesto mese, fino a quando l’importo di RdC non scenda sotto i 300 euro. Il taglio è escluso nei nuclei con figli minori di tre anni o con disabili o non autosufficienti.

L’esecutivo inoltre ha  introdotto un piano di verifica annuale dei requisiti patrimoniali dichiarati nella dichiarazione sostitutiva unica (Dsu, cioè la domanda di Isee). Il piano è attuato da Inps (che lo definisce entro il 31 marzo), ministero del lavoro, agenzia delle entrate e guardia di finanza. Viene risolta l’impasse sulle verifiche dei requisiti di residenza e soggiorno dei richiedenti RdC (prevedeva che i criteri fossero definiti in sede di conferenza stato-regioni). Si stabilisce che i comuni effettuino a campione verifiche sostanziali e controlli anagrafi sui nuclei familiari dichiarati nell’istanza di RdC e sull’effettivo possesso dei requisiti dichiarati. Anche l’Inps deve verificare preventivamente i dati anagrafici, residenza, soggiorno e cittadinanza, attraverso le proprie banche dati.

Altra novità riguarda la previsione di un obbligo specifico sui comuni: impiegare almeno un terzo dei percettori di RdC residenti. L’impiego deve avvenire in progetti utili alla collettività, a titolo gratuito da parte dei percettori di RdC, senza che possa essere assimilato in alcun modo a una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato e, comunque, senza instaurazione di un rapporto di pubblico impiego.

 Infine chi chiederà il RdC dichiarerà automaticamente l’immediata disponibilità a lavorare. Dal prossimo anno, infatti, la domanda di RdC fatta all’Inps varrà anche come Did (che non andrà più fatta).