Referendum, a un mese dal voto compare il fronte dei no: Repubblica si schiera
Manca solo un mese al Referendum che decreterà il taglio dei parlamentari: cresce il fronte dei no, a favore anche il giornale la Repubblica
La Repubblica ha deciso di dare la propria opinione in merito al Referendum sul taglio dei parlamentari che si terrà il prossimo mese. Dopo mesi di silenzio in cui la preferenza al voto sembrava già assodata, cresce un fronte dei no.
“Perché votare No al referendum”. È questo il titolo dell’editoriale di Maurizio Molinari direttore del giornale che guida l’editoriale che pone Repubblica contrario al taglio dei parlamentari. L’appuntamento elettorale del 20 e 21 settembre che, in coincidenza con le elezioni amministrative e regionali, chiama gli italiani alle urne per esprimersi sul referendum che propone di modificare gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione al fine di ridurre il numero dei parlamentari: da 630 a 400 alla Camera dei Deputati, da 315 a 200 al Senato.
“La necessità di un taglio degli eletti in Parlamento è stata più volte sollevata in passato nell’ambito di proposte di riforma – si legge nell’editoriale – perché va incontro ad esigenze di riduzione dei costi della politica e di maggiore efficienza delle istituzioni rappresentative». Molinari entra poi nel merito della questione, esponendo i motivi per il quale votare No. “L’opinione del nostro giornale è contraria ad un referendum privo di una cornice di riforma”.
Insomma lo schieramento di Repubblica porta con sé un movimento che inizia a sollevare qualche dubbio sul referendum. Anche il movimento delle Sardine, in un post su Facebook, ha deciso di schierarsi a favore dei no.
Sembrerebbe che solo ora si sia deciso di iniziare quello che è un dibattito pubblico sul quesito posto in essere dal referendum.
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