28 Novembre 2020 - 17:47

“Ritratto di Signora” di Gustav Klimt ritorna alla galleria “Ricci Oddi”

Gustav Klimt ritratto di signora

“Ritratto di Signora” di Gustav Klimt fa ritorno alla Galleria d’Arte Moderna a Piacenza lì dove era stato rubato

Molti i punti oscuri e mai chiariti riguardanti il furto del celebre dipinto “Ritratto di Signora” dell’artista viennese, Gustav Klimt. Il dipinto, sprovvisto della sua cornice, è stato ritrovato lo scorso dicembre in un’intercapedine chiusa da uno sportello in un vano esterno alla struttura della Galleria “Ricci Oddi” di Piacenza, mentre si procedeva con la rimozione dell’edera sulla parete esterna.

L’opera d’arte era scomparsa nel lontano 22 febbraio del 1997 dalla galleria, ma il furto fu scoperto solo alcuni giorni dopo quando era in corso uno spostamento del quadro nella vicina Piazza Cavalli per una mostra su Klimt a Palazzo Gotico. 

La cornice del dipinto fu invece ritrovata nel sottotetto vicino al lucernario, ma non si riuscì bene a capire se gli autori del furto uscirono col quadro dall’ingesso principale o dal sottotetto.

Nemmeno all’epoca la procura riuscì ad individuare i responsabili. Alcuni dei custodi vennero indagati, ma il loro fascicolo venne ben presto archiviato per mancanza di prove. Persino la pista satanica venne seguita, presupponendo che il dipinto fosse servito per svolgere un rito.

Il lavoro del celebre pittore viennese Gustav Klimt fu probabilmente lasciato nel vano dalla stessa persona che lo aveva portato via dal luogo dell’esposizione. Ora verrà collocato nella sala centrale della pinacoteca illuminata dalle luci di Davide Groppi e la sua presenza al museo e nella città di Piacenza concorrerà a rianimare la vita culturale della città e darà spunto per organizzare manifestazioni culturali in nome di Klimt.

Gustav Klimt dipinse il capolavoro negli ultimi anni della sua attività e cioè tra il 1916 e ill 1918 in cui realizzò diversi ritratti di donne. “Ritratto di Signora” è in realtà una delle opere esposte dal pittore austriaco nel 1912, poi ritoccato per diventare l’attuale capolavoro.