4 Maggio 2021 - 11:50

Roma, comparso un murales con Fedez che doma il cavallo Rai

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In via Podgora, a Roma, nella notte è comparso un murale che rappresenta Fedez mentre cavalca il cavallo Rai. Sul cavallo dipinti alcuni estratti del discorso

Il cavallo simbolo della Rai cavalcato dal cantante Fedez. Questo il murale apparso nella notte in via Podgora, a Roma, la strada che costeggia la sede principale della tv di stato. La rappresentazione ha la firma dello street artist Harry Greb. L’opera è intitolata Non è la Rai e sul cavallo sono stati raffigurati alcuni estratti del suo discorso sul palco del Primo Maggio: ddl Zan, stop omofobia, censura tv pubblica e diritti dei lavoratori. Il rapper, infatti, è al centro di una forte polemica a causa innanzitutto delle citazioni di alcuni esponenti della Lega che sembrano boicottare l’approvazione in Senato del ddl Zan. È proprio su questo che si è incentrato il discorso che, stando a quanto è possibile vedere nel video pubblicato da Fedez, i vertici Rai avrebbero tentato di censurare.

Sulla scia dell’appoggio popolare avuto da Fedez, sia per quanto riguarda la legge contro l’omotransfobia, sia sull’ipotetica censura ancora da acclarare tra i vertici Rai, Harry Grab ha deciso di dire la sua, come segno di solidarietà verso chi ha dato voce ad una vasta parte della popolazione, sia contro ogni tentativo di censura da parte della tv pubblica sulla libera espressione degli artisti. Sul caso, ovviamente, sono intervenuti molti esponenti della politica. In primis Matteo Salvini, capo della Lega incriminata da Fedez, che nuovamente invita il rapper ad un confronto aperto davanti ad una tazza di caffè. Inoltre, a Radio24 è intervenuta il ministro per le Pari Opportunità Bonetti che ha concluso il suo intervento facendo proprio riferimento alla vicenda. Ha detto infatti: “È un fatto grave, che deve essere superato e non si deve più ripetere che nel nostro Paese un artista debba combattere per avere una voce libera. La Rai, dal canto suo, deve dare seguito a un servizio pubblico di comunicazione, deve essere capace di dare voce alla libertà di voci del nostro Paese“.