4 Maggio 2021 - 10:07

Fedez, linea dura della Rai: “Scuse o mai più in Rai”

fedez

Dopo lo scontro tra il cantante Fedez e la Rai, accusata di tentata censura, l’azienda non sembra cedere di un passo e mantiene la linea dura. Pretese delle scuse

Dall’intenzionalità delle parole di Pio e Amedeo, alle accuse di ostruzionismo contro il ddl Zan e la censura da parte della Rai su Fedez, quest’ultimo fine settimana ha tenuto molta compagnia oltre ad aver scaldato fortemente gli animi. Le accuse, provocazioni se vogliamo, urlate al vento sul palco del Concertone, vera e propria istituzione in Italia, contro il tentativo di censura e contro una certa classe politica, non sono certamente piaciute a mamma Rai che, dalle ultime indiscrezioni, sembra non voler cedere di un passo a meno di scuse ufficiali.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, infatti, dalla Rai il modus operandi sembra essere univoco: “La linea è: mai più Fedez in video, finché non si chiarisce la vicenda primo maggio (ovvero lui ammette di aver sbagliato) e non si decide se fargli causa o no“. Non sono ammesse altre prospettive. Dal canto suo Fedez non sembra essere minimamente toccato da tali minacce, provenienti per l’appunto dal quel “sistema” che ha tentato di censurarlo. Tutto questo anche con la forza ed il supporto del popolo, che vorrebbe vedere lui e la moglie Chiara Ferragni scendere in politica. Contando il numero di follower che hanno, avrebbero la vittoria in pugno.

Intanto, però, la Commissione di Vigilanza Rai ha indetto per domani una riunione, durante la quale è stato convocato anche il direttore di Rai 3, Franco di Mare, il quale commenta a caldo la vicenda: “Molti mi chiedono in modo sincero parole di chiarezza sulla vicenda di Fedez e le sue affermazioni sulla presunta censura da parte della Rai. Lo avrei fatto a breve perché le dichiarazioni dell’artista sono gravi e infamanti parimenti a quanto sono infondate e il pubblico che segue Rai3 proprio perché la reputa una rete libera merita una risposta. È però, intanto, intervenuta una mia convocazione da parte del presidente Barachini della commissione di Vigilanza Rai: sarà quindi quella la sede per fare chiarezza e al momento è dunque inopportuna ogni mia dichiarazione sulla vicenda“.