Mourinho contro gli arbitri ma il problema della Roma è la fase offensiva
La Roma di Josè Mourinho stecca nuovamente contro il Bodo Glimt: si crea il caso-attacco mentre lo Special One continua a parlare di arbitri
Si attendeva una risposta rabbiosa ed un riscatto dopo il pesante 1-6 dell’andata ma Roma-Bodo Glimt si è conclusa con un 2-2 deludente per gli oltre 41mila giallorossi presenti all’Olimpico.
Un pareggio che impedisce il controsorpasso ai norvegesi nel girone di Conference League ed apre all’ipotesi spauracchio di un possibile playoff contro una retrocessa dall’Europa League per rimanere nelle competizioni europee. Ed a fine partita non è mancato qualche fischio dalle tribune, i primi nell’era di Mourinho sulla panchina giallorossa.
Contro Solbakken e compagni sono state messe a nudo le problematiche che la Roma di Mourinho si sta trovando ad affrontare: la realizzazione in fase offensiva. Il Bodo con due tiri in porta ha trovato due gol (all’andata nove per segnarne 6) mentre i giallorossi hanno sudato le sette camicie per cercare di strappare un punto (20 tentativi ma solo 4 tiri verso la porta).
A.A.A-ttacco cercasi
Sfortuna tanta, errori tecnici altrettanto, come ammesso dallo stesso Special One al termine della partita. Escludendo El Shaarawy (in gol) e Pellegrini (assente), in casa Roma si iniziano a porre interrogativi sulle reali condizioni di Mkhitaryan e Abraham. Sia l’armeno che l’inglese sono risultati impalpabili fino a quando sono rimasti in campo. Ennesima prestazione sottotono da parte di due calciatori che non trovano il gol da oltre un mese e non riuscendo ad incidere a dovere nelle partite.
Il numero 77 era stato uno dei migliori in quest’avvio di campionato con una serie di gol e assist pesanti per i primi successi della Roma mourinhana. Invece l’ex-Chelsea non è ancora al 100% della condizione per un problema alla caviglia ma è nettamente il lontano parente dal calciatore apparso nelle prime uscite. Probabilmente a Venezia riposerà ed i tifosi giallorossi sperano di riaverlo al top dopo la sosta, dove sarà impegnato con l’Inghilterra per le partite contro San Marino e Albania.
Capitolo a parte merita Nicolò Zaniolo. Contro il Bodo Glimt, il numero 22 giallorosso ha confezionato l’assist per il momentaneo 1-1 di El Shaarawy ma ha continuato nel suo percorso a corrente alternata. Anche qui, le tante partite giocate hanno dei pro e dei contro: il mancato riposo non aiuta al recupero totale del calciatore classe ’99. Contro i norvegesi sono emersi alcuni limiti nelle giocate per il collettivo che non sono andate giù ai tifosi della Roma (vedi mancato assist per Abraham per una facile rete sullo 0-0). Mourinho punta molto su Zaniolo, alla ricerca di un gol che manca dalla partita contro il Trabzonspor ad agosto. Ma allo stesso tempo il tecnico portoghese spera che l’ex-Inter possa sbloccarsi perso e tornare a diventare determinante per la causa giallorossa.
Infine una menzione per gli altri: Carles Perez continua a subentrare e non incidere a pieno, Shomurodov si vede sempre meno (ma ha impattato bene) mentre Borja Mayoral in 10 minuti contro il Glimt ha “riscattato” l’andata con l’assist per il 2-2 definitivo di Ibanez. Basterà allo spagnolo per avere il “perdono” di Mourinho e rientrare nuovamente nei piani prima del mercato di gennaio?
E Mou continua ad attaccare gli arbitri
Nei problemi offensivi della Roma, c’è sempre spazio per Josè Mourinho per parlare di arbitri. Dopo le polemiche infinite per gli episodi contro Juventus e Milan, lo Special One non le ha mandate a dire dopo la partita con il Bodo Glimt.
Nella terza competizione europea non vi è la presenza del VAR ed il direttore di gara Anastasios Papapetrou si è visto sfuggire due tocchi di mano galeotti nell’area dei norvegesi che potevano valere due calci di rigore fondamentali per la Roma, visto che entrambi sono pervenuti in situazioni di svantaggio. Ad onor del vero, l’assenza della tecnologia ha compensato quando Ibanez ha trovato il 2-2, visto che l’italo-brasiliano era di poco oltre alla linea difensiva del Bodo, non ravvisata dal primo assistente.
A fine gara Mou ha dichiarato: “Mancano due rigori, loro due tiri e due gol noi tanti tiri e tanti gol. Adesso l’arbitro va a casa. All’andata non ho detto nulla sugli arbitri perché ci sono stati errori nostri. Oggi erano netti i rigori, non so perché in Conference League c’è gente che inizia la sua carriera a livello internazionale”. Parole che potrebbero costare anche una diffida da parte dell’UEFA verso lo Special One.
Ma la vera domanda da porsi è questa: ha senso continuare la polemica verso gli arbitraggi quando la Roma ha problemi da risolvere prima in casa propria? Gli errori sono evidenti, nessun dubbio, ma allo stesso tempo sono palesi le difficoltà per trovare la via del gol. Mourinho deve ritrovare il suo attacco e dovrà studiare alternative importanti in vista della discesa tra campionato e Conference League dopo la sosta. Novembre e Dicembre saranno mesi cruciali per la Roma dello Special One: urge il cambio di rotta.
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