Romeo e Giulietta: anche Shakespeare necessita di un disclaimer?
Il Globe Theatre di Londra ha aggiunto un disclaimer alla nuova trasportazione teatrale di Romeo e Giulietta, a causa delle tematiche affrontate nell’opera. Scoppia la polemica
Una nuova produzione di Romeo e Giulietta, messa in scena direttamente nella “Casa di Shakespeare”, il Globe Theatre di Londra, ha suscitato parecchie polemiche.
Il nodo della discussione non riguardava la produzione teatrale in sé- peraltro accolta da recensioni entusiaste che hanno elogiato la riuscita rivisitazione contemporanea di una delle più celebri tragedie shakespeariane. La critica, piuttosto, era rivolta al disclaimer che il Globe Theatre di Londra si è sentito in dovere di aggiungere, avvisando gli spettatori che la tragedia avrebbe toccato tematiche quali suicidio, uso di stupefacenti e di armi.
Inoltre, è stato poi fornito agli spettatori il contatto telefonico dei Samaritans, un organizzazione di volontariato, attiva in Gran Bretagna e Irlanda, dedita alla prevenzione al suicidio, in grado di fornire supporto emotivo e piscologico.
Ecco quanto annunciato dal Globe Theatre: Questa produzione contiene riferimenti al suicidio, momenti di violenza e uso di sostanze stupefacenti. In alcune scene vengono utilizzate anche armi da fuoco che provocano spargimenti di sangue. Nel caso in cui siate stati sfiorati da pensiero di suicidio o da problematiche di vario tipo quali quelle trattate in Romeo e Giulietta, contattate i numeri telefonici che vi sono stati forniti e riceverete supporto”.
Per poi aggiungere: “La produzione di Ola Ince è stata incredibilmente acclamata e porta l’opera nel mondo di oggi attraverso la scelta di dare vita a una rappresentazione anti-romantica. La produzione non si vergogna di quanto questa storia sia connessa con i problemi contemporanei. Dal momento che abbiamo deciso di affrontare il tema della malattia mentale, ci sembra giusto fornire a tutti coloro che possano soffrire di questo disturbo contatti telefonici per poter ricevere supporto”.
La questione, però, non ha di certo lasciato indifferenti. E, in effetti, bisogna chiedersi se vi era una reale necessità di dover aggiungere questa sorta di disclaimer a un’opera teatrale, ovvero a un’opera di finzione. E soprattutto, c’è da chiedersi se si ha così poca fiducia negli spettatori, in grado di non riuscire più a contestualizzare le tematiche trattate all’interno di un’opera teatrale. Senza considerare, tra l’altro, che non stiamo di certo parlando di un’opera sconosciuta o pubblicata da poco. Romeo e Giulietta non è solo un classico della letteratura- teatrale e non-, entrato nell’immaginario collettivo al pari di altre opere di Shakespeare come Amleto, Macbeth, Re Lear, Sogno di una notte di mezza estate ecc..; ma si tratta di un testo studiato nelle scuole di tutto il mondo, che è stato protagonista di un’infinità di adattamenti, trasportazioni e rivisitazioni. Un culto letterario che ha fatto diventare i sui due protagonisti l’archetipo per eccellenza della coppia di amanti sfortunati.
Come ha dichiarato l’attore teatrale inglese, Christopher Biggins: “Se serve comunicare avvisi del genere per un’opera di Shakespeare, dove andremo a finire? Dovremo fornire i contatti dei Samaritans per qualsiasi cosa si faccia all’aria aperta. Ciò che stiamo facendo è un insulto alla mentalità di chi va a teatro”.
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