18 Ottobre 2019 - 10:34

Rocco Hunt e il nuovo video girato al Duomo di Salerno

Rocco Hunt Salerno

“Ti volevo dedicare” è il brano realizzato da Rocco Hunt in collaborazione con J-Ax e Boomdabash con un videoclip girato tra i vicoli del centro storico di Salerno

Il nuovo singolo di Rocco Hunt estratto dal disco d’inediti LIBERTÀ (Sony Music Italy) pubblicato di recente, è stato girato a Salerno, città di origine del rapper che più volte ha ribadito il suo legame con la propria terra.

“Spero di aver rappresentato la mia città con questo video. Quale migliore occasione di una serenata per dichiarare il proprio amore? Sulle scale del Duomo lancio questa dedica d’amore spensierata con i miei amici J-Ax e Boomdabash. Un video emozionante che descrive a pieno il calore e la passione che solo il Sud Italia riesce a darmi”.

Il videoclip è diretto da Fabrizio Conte con la partecipazione degli attori Gerardo Stanco (sposo), Carola Santopaolo (sposa), Andreina Raucci (madre della sposa), Ilenia Fabbrocini e Giusy Cetrangolo (cugine sposa). Una tranquilla cena di famiglia, interrotta da una vera e propria serenata rap. La sposa, in tenuta casalinga, colta di sorpresa con ancora i bigodini in testa, esce da casa emozionata girando per i vicoli della città accompagnata da Rocco Hunt ed i suoi amici che la guideranno verso il suo sposo. Una vera e propria festa. Si intravedono palloncini, candele luminose, una tavolata di pizze, balli, il brindisi con un calice di vino con J-Ax in una vineria colma di persone.

“È come se avessi messo nello stesso attacco Messi e Ronaldo”, ha commentato Rocco Pagliarulo, in arte Rocco Hunt, riferendosi alla collaborazione con J-Ax e Boomdabash.

Nell’album Libertà, uscito lo scorso 30 agosto, troviamo collaborazioni con Achille Lauro, Neffa, Clementino, Geolier, Gemitaz, Nicola Siciliano.

Ma come mai questo titolo, “Libertà”? In un’intervista a Radio Italia ribadisce: “Perché il titolo Libertà? In ‘Signor Hunt’ mi ero un po’ imborghesito, con Libertà mi sono tolto quel vestito. Sono libero di essere me stesso, rap e dialetto compreso.”