C’era anche l’attrice Sandra Oh ai funerali di Elisabetta II
Anche l'attrice Sandra Oh e l'ex calciatore David Beckham hanno voluto porgere l'ultimo saluto alla Regina Elisabetta II: il legame con la Sovrana
Cosa ci faceva Sandra Oh ai funerali di Elisabetta II? L’attrice, nota al grande pubblico come la dottoressa Christina Yang del medical-drama Grey’s Anatomy e nata in Canada da genitori sudcoreani cinquantuno anni fa, è giunta ieri all’Abbazia di Westminster al seguito della delegazione guidata dal premier canadese Justin Trudeau nelle vesti di Ufficiale dell’Ordine del Canada, la seconda più alta onorificenza civile del Paese ricevuta a giugno scorso come celebrazione della sua carriera artistica “ricca di memorabili ruoli teatrali, cinematografici e televisivi, in Canada e all’estero“.
Dismesso ormai da qualche tempo il camice blu e appeso al chiodo lo stetoscopio di Christina Yang, Sandra Oh ieri ha omaggiato Elisabetta II vestita di nero e con un distintivo canadese appuntato sul petto. Della sua delegazione facevano parte, oltre ad alcuni ufficiali del Commonwealth e appartenenti agli Ordini Cavallereschi, anche i detentori della Victoria Cross e della George Cross. Come la Oh, riconoscibili tra le ampie navate dell’Abbazia di Westminster anche il campione olimpico di nuoto Mark Tewksbury e il musicista Gregory Charles.
Anche Beckham in fila per la Regina
Nei giorni precedenti i sontuosi funerali di Stato, il feretro della Regina Elisabetta II è stato esposto a Westminster Hall in sorta di camera ardente permanente per permettere ai suoi sudditi di pagarle l’ultimo, commosso e affettuoso tributo. Confuso tra la folla, senza approfittare del suo essere una personalità di spicco per saltare la fila, anche l’ex calciatore, oggi dirigente sportivo, David Beckham. Messosi in marcia alle due di notte di venerdì scorso, Beckham è riuscito a salutare la Regina solo 12 ore dopo. All’uscita si è concesso ai cronisti (“Le gambe stanno bene, è la schiena che fa male”), ricordando il suo incontro con Elisabetta II nel 2003, quando la sovrana gli conferì l’onorificenza dell’Ordine dell’Impero britannico per meriti sportivi.
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