Sanremo 2018, i 16 Artisti in corsa per le “Nuove Proposte”
Claudio Baglioni ha scelto i 16 cantanti che, la sera del 15 Dicembre, in Diretta su Raiuno, si contenderanno i 6 posti per le “Nuove Proposte” di Sanremo 2018
Claudio Baglioni ha finalmente sciolto la riserva. Coadiuvato dalla Commissione Artistica da lui approntata, il cantautore romano ha scelto i 16 Artisti ancora in corsa per un posto tra le Nuove Proposte di Sanremo 2018.
Di questi, solo 6 approderanno sul palco dell’Ariston, dopo aver affrontato una strenua sfida all’ultima nota, che si consumerà in diretta nazionale, sul primo canale Rai, il prossimo 15 Dicembre.
Scopriamo dunque chi sono i 16 Cantanti che ancora possono sperare nella kermesse musicale più seguita d’Italia per lanciare o ri-lanciare definitivamente la loro carriera.
Sanremo 2018, tra i Giovani il tema preponderante è l’imperfezione della vita
Partiamo dalla quota rap, la cui bandiera quest’anno è issata da Mudimbi con la canzone “Il Mago”, un pezzo vibrante di ottimismo che invita a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, ed a berlo finchè non ti ubriachi.
Spazio poi all’indie di MirkoeilCane che in Stiamo tutti bene, dà spazio alle periferie del mondo e dell’umanità, innestando una nuova migrazione, di valori prima che di persone. La sua vocazione sociale ricorda tanto, anche nella voce, quella che nel 2006 ha portato alla vittoria Simone Cristicchi.
La città e gli uomini della folla che la abitano, sono al centro del pezzo di Santiago, “Nessuno“. Il concetto sociologico qui è enormemente vivificato da alcune sciabolate alla dimensione social dello stare al mondo, custodi di verità che prima si confidavano o al cuscino od all’uomo nero.
Dov’è il senso di tutto questo?, Ultimo (Nicolò Moriconi), sembra averlo trovato. Nella sua Il ballo delle incertezze infatti canta: “Per stare in pace con te stesso e col mondo, devi avere sognato almeno per un secondo“.
Sanremo 2018, le donne cantano l’amore
Ovviamente, anche nella categoria cadetta del Festival, il tema preponderante è l’amore, cantato perlopiù dalle donne del parterre giunto alla corte di Baglioni.
Un amore fatto di aspettative non corrisposte (quello di Luchi in Gli amori della mente), un amore ancora forse troppo acerbo per una platea importante come quello di Sanremo, portato avanti da un’interprete Carol Beria (classe ’99) che però, nonostante la sua giovane età, ha una vocalità già matura, al servizio forse, di un testo non proprio eccelso.
Ci sono poi i tormenti, tipici di una donna che aspetta, di Antonia Laganà, e la quotidianità di un amore, vestita di soul, cantata da Aprile e Mangiaracina, che ci riprovano, dopo che lo scorso anno avevano sfiorato la partecipazione al Festival di Sanremo.
L’ampio tappeto orchestrale che apre Un Cerchio di IosonoAria, potrebbe trovare nelle maestranze del Festival il suo giusto approdo, mentre è una scialuppa di salvataggio la voce di Eva Pevarello, che nella sua Cosa ti salverà, invita a ripartire da se stessi per rimettere insieme pezzi di normalità, resi ancor più densi dalla sua evocativa vocalità.
Due potenziali popstar gravitano tra i Giovani
Ha l’atteggiamento tipico della popstar la lussemburghese Yvinne, la cattiveria giusta, visibile già dalle prime note del suo pezzo, Tempo perso, che promette di ipotecare il premio Tormentone Primaverile e una particolarità, non guasta mai averne una in tempi di fattori x che si sprecano: quella “r” moscia che conquista al primo ascolto.
In quanto a potenziale da popstar nemmeno Giulia Casieri scherza anche se in più di un punto la sua vocalità ricorda quella di Noemi.
Gli uomini hanno tutti delle grandi voci
Il pezzo di Dave Monaco, L’Eternità è di chi sa volare non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Il bresciano ha una grande voce che, sul finale, sfonda nel lirico.
Un’altra grande voce, che potrebbe far breccia sul pubblico dell’Eurovision, è quella del portoghese Josè Nunes, che in Parlami ancora canta di un amore che resiste al tempo.
Tra seconde chance ed ironia
C’è anche Davide Petrella, ex frontman del gruppo napoletano Le Strisce, tra i giovani in corsa per un microfono a Sanremo 2018. Il Petrella, forte delle hit scritte per Elisa, Gianna Nannini e Cesare Cremonini porta con sé Non può fare male, omaggio ad una Venere di Rimmel vestita a rock, che ha il fascino sfatto dei sedili di un’auto che sa di fumo.
Il premio ironia va invece a Lorenzo Baglioni (solo l’omonimia lo lega al Direttore Artistico di Sanremo 2018): la sua Il Congiuntivo è tutta un programma, una sferzata agli amori sgrammaticati. (QUI potete ascoltare tutti i pezzi dei candidati alle Nuove Proposte).
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