Sanremo 2022: Drusilla Foer merita più spazio in Rai (e ovunque)
Niente a che vedere con le co-conduttrici che l'hanno preceduta, ovvero Ornella Muti e Lorena Cesarini. Troppo legnosa la prima, troppo debole la seconda. L'alterego di Gianluca Cori riempie il palco con unicità e strappa una promessa futura al Direttore di Rai Uno
E nel terzo appuntamento di Sanremo 2022, con la classe di una nobildonna d’altri tempi, arriva lei: Drusilla Foer.
Niente a che vedere con le co-conduttrici che l’hanno preceduta, ovvero Ornella Muti e Lorena Cesarini. Troppo legnosa la prima, troppo debole la seconda. L’alterego di Gianluca Cori riempie il palco con ricchezza verbale, ironia ed auto-ironia, arguzia, intelligenza. In una parola: unicità. La stessa che invoca a gran voce in un monologo di straordinaria bellezza recitato a notte fonda, eppure capace di lasciare il segno e di squarciare il Festival di Sanremo 2022 in due momenti: il pre e il post Drusilla.
L’unicità cosa comporta? La Foer sceglie con cura le parole da consegnare ad un teatro Ariston che sembra pendere dalle sue labbra: “Certamente cose belle: valori, convinzioni, amori, i talenti. Ma i talenti vanno allenati, seguiti. Delle proprie convinzioni bisogna avere la responsabilità. Delle proprie forze, bisogna avere cura. Immaginatevi quando si comincia con i dolori che vanno affrontati, le fragilità che vanno accudite“. Insomma, non è facile entrare in contatto con la propria unicità, tenere insieme tutte le cose che ci abitano, quelle belle e quelle che reputiamo meno belle. Ma la soluzione per rendere sostenibile questo conflitto è dietro l’angolo: ascoltare se stessi, riuscire ad ascoltare gli altri, concedersi il dubbio che smaschera le convinzioni travestite da convenzioni.
Non ci interessa darle un’etichetta, anteporre il contenuto all’involucro, imprigionare la sua essenza in un orientamento sessuale o sentimentale. Né vogliamo sapere quanto di Gianluca ci sia in Drusilla, quanto di Drusilla in Gianluca. I due elementi si incastrano perfettamente perché provengono dallo stesso nucleo, per sua stessa ammissione: la consapevolezza di sé. Perché sono alimentati entrambi da anni di studio appassionatissimo, di vita vissuta, di sensibilità spesa sulla propria pelle e su quella altrui, di incontri, di confronti, di orizzonti geografici e culturali pronti a spalancarsi.
Nell’applauso scrosciante di ieri sera, anche il consenso di Stefano Coletta, direttamente dalla prima fila della platea. L’artista strappa una promessa futura al Direttore di Rai 1 che, nel corso della conferenza stampa di oggi, confessa:
“Penso che farò questa follia. La guardavo sul palco e ci pensavo proprio ieri… Le darei una seconda serata seriale, dal lunedì al venerdì. Credo che abbia un portato di raffinatezza, intelligenza e ironia che serve in una tv generalista. Ha già fatto parte del cast di un programma con Nunzia De Girolamo, Ciao Maschio”
Una notizia che, se ufficializzata, valorizzerebbe l’universo dell’ammiraglia e aprirebbe il sipario su una personalità poliedrica e ricca di sfumature che ha tanto ancora da dirci e da darci.
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