17 Gennaio 2022 - 16:25

Scioglilingua, le frasi più divertenti e originali che forse non riuscirete a pronunciare

Ecco una raccolta degli scioglilingua più originali e divertenti per mettersi alla prova con i giochi di parole più difficili

scioglilingua

Uno scioglilingua è una frase studiata appositamente per essere difficile da pronunciare. Che sia per divertirsi o per aumentare dimestichezza e velocità nel parlare gli scioglilingua sono un must che nel tempo libero o in qualche chiacchiera con gli amici tornano sempre utili. Ecco una raccolta delle frasi più divertenti e originali.

Tre trentenni trend, tre trepidanti tresche, tre tremendi tremacuori, senza tregua, né tremori.

C’era una cinciribiricoccola che cinciribiricoccolava.

Stanno stretti sotto i letti sette spettri a denti stretti.

Sette zucche secche e storte stanno strette dentro al sacco.

Sopra quattro rossi sassi quattro grossi gatti rossi.

Sul tagliere l’aglio taglia, non tagliare la tovaglia; la tovaglia non è aglio, se la tagli fai uno sbaglio.

Dalla doccia una chiocciola sgocciola come una gocciola.

Chi ama chiama chi ama, chiamami tu che chi ami chiami. Chi amo chiamerò se tu non chiami.

Sa chi sa se sa chi sa che se sa non sa se sa, sol chi sa che nulla sa ne sa più di chi ne sa.

Porta aperta per chi porta, per chi non porta parta pur, che non importa aprir la porta.

Figlia, sfoglia la foglia sfoglia la foglia, figlia.

L’aspiraspore sparaspire.

Filastrocca sciogligrovigli con la lingua ti ci impigli ma poi te la sgrovigli basta che non te la pigli!

Nove navi nuove navigavano.

Se sei gnomi magnano sei gnocchi con gli occhi, con gli occhi quanti gnocchi magna ogni gnomo?

Se ti specchi allo specchio e lo specchio si spacca, che spacchio ti specchi a fare nello specchio spaccato?

Una zuppa e una zappa rovesciano la zuppa su di una zecca.

Il Papa pesa e pesta il pepe a Pisa, Pisa pesa e pesta il pepe al Papa.

Essere competenti per poter competere.

Oh che orrore, oh che orrore, ho visto un ramarro verde su un muro marrone.

O postino che porti la posta, dimmi postino che posta portasti.

Stiamo bocconi cogliendo cotoni, stiamo sedendo cotoni cogliendo

Quel pazzo ha rubato un pizzo prezioso con un pezzo di pizza in un pozzo.

Quanti rami di rovere roderebbe un roditore se un roditore potesse rodere rami di rovere?

Ti ci stizzisci? E stizziscitici pure!

In un pentolino piccolo, poca pappa ci sta.

Non pensare come pensi che pensi uno che non pensa; meglio pensare come pensi che pensi uno che pensa.

Scopo la casa, la scopa si sciupa; ma, se non scopo sciupando la scopa, la mia casetta con cosa la scopo?

Qua qua: l’acqua sciacqua l’oca, qua qua: l’acqua non è poca, qua qua: l’acqua è proprio tanta, qua qua: l’oca all’acqua canta.

Date del pane al cane pazzo, date del cane al pazzo cane.

Se la serva non ti serve, a che serve che ti serva di una serva che non serve? Serviti di una serva che serve, e se questa non ti serve, serviti dei miei servi.

Chi troppo in alto sal cade sovente precipitevolissimevolmente.

Andavo a Lione cogliendo cotone, tornavo correndo cotone cogliendo.

Tre fiaschi stretti stan dentro tre stretti fiaschi, ed ogni fiasco stretto sta dentro lo stretto fiasco.

Lascia la lumaca Luca.

Lascia l’ascia e la liscia.

Nell’anfratto della grotta trentatré gretti gatti si grattano.

Nel pozzo di San Patrizio c’è una pazza che lava una pezza. Arriva un pazzo, con un pezzo di pizza e chiede alla pazza se ne vuole un pezzo. La pazza rifiuta. Allora il pazzo prende la pazza, la pezza e la pizza e li butta nel pozzo di San Patrizio, protettore dei pazzi.

E’ passato lo stracciatoppe e non m’ha stracciatoppato. Quando ripasserà mi stracciatopperà.

Tre stecchi secchi in tre strette tasche stanno.

Nel muro c’è un buco e un bruco nel buco scaccia il bruco e tura il buco.

Regna il ragno dentro al buco, nella mela regna il bruco. Dentro al buco il ragno regna, nella mela il bruco regna

In una conca nuotano a rilento tre trote, cinque triglie e tinche cento.

In un piatto poco cupo poco pepe cape

Ciò che è, è; ciò che non è, non è; ciò che è, non è ciò che non è; ciò che non è, non è ciò che è.

Se l’arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse, vi disarcivescoviscostantinopolizzereste voi come si è disarcivescoviscostantinopolizzato l’Arcivescovo di Costantinopoli?

Tu cogli germogli tra gli scogli? Non credo, mi imbrogli.

In un pozzo poco cupo si specchiò una volta un lupo, che nel poco cupo pozzo andò a battere di cozzo con un cupo tonfo fioco da smaltire a poco a poco ; e credette di azzannare un feroce suo compare; ma rimase brutto e cupo il feroce sciocco lupo”

Sotto un cespo di rose scarlatte offre il rospo té caldo con latte. Sotto un cespo di rose paonazze tocca al rospo sciacquare le tazze.

La rana in Spagna gracida in campagna.

Un empio imperator di un ampio impero scoppiar fece una guerra per un pero; credeva conquistare il mondo intero l’imperator, ma perse l’ampio impero.

Guglielmo coglie ghiaia dagli scogli scagliandola oltre gli scogli tra mille gorgogli.

Verso maggio con un paggio vo in viaggio. Non vaneggio, nè motteggio; forse è peggio!

Se mi seggo, più non reggo: mangio o leggo. Se non fuggo qui mi struggo, ma se fuggo vado al poggio e un alloggio là mi foggio, sotto un faggio, con coraggio.

Pure Pelè partì per il Perù però perì per il purè.

Sette scettici sceicchi sciocchi con la sciatica a Shanghai.

Sono senza sesto senso.

La marmotta, quando annotta, nella grotta già borbotta, che la pappa non è cotta! Quando è cotta riborbotta, perché è scotta!

Due dadi Dado ha avuto in dono, ma Ida e Ada gelose sono.

Nel giardin di don Andrea don Anton cogliea coton, nel giardin di don Anton don Andrea coton cogliea.

Il cuoco cuoce in cucina e dice che la cuoca giace e tace perché sua cugina non dica che le piace cuocere in cucina col cuoco.

Se il coniglio gli agli ti piglia,togligli gli agli e tagliagli gli artigli.